Mangiare senza glutine in Giappone

Viaggiare per chi ha la celiachia, l’allergia al frumento o è sensibile al glutine, è sempre abbastanza complicato. In questo articolo vi do alcuni consigli e suggerimenti se volete venire in Giappone.

Si può viaggiare in Giappone?

Assolutamente sì. Il Giappone è un paese visitabile anche da chi ha la celiachia ed è intollerante al glutine.
Considerate che in Giappone l’inglese non è molto diffuso e quindi l’unica barriera potrebbe essere data dalla lingua.
Con GiappoTour ho portato migliaia di persone in Giappone, e migliaia sono i viaggiatori che mi hanno scritto in questi anni, alcuni di loro celiaci. Non c’è mai stato nessun problema particolare durante GiappoTour per chi era intollerante al glutine e siamo sempre riusciti a trovare cosa mangiare.

Travel card e traduzioni

Vi consiglio di usare la travel card che trovate all’interno del mio libro Giappone: la mia guida di viaggio (lo trovate su Amazon e in tutte le librerie d’Italia). Nella travel card che trovate nel libro c’è scritto che siete celiaci e c’è una lista completa degli ingredienti che non potete mangiare. Inoltre il libro contiene anche consigli sulla celiachia in Giappone, ristoranti consigliati e molto altro.

Conbini e snack

Nella cucina giapponese sono disponibili vari cibi senza glutine, ma i vostri alleati migliori saranno certamente i conbini, negozietti aperti 24 ore su 24 in cui si trova un po’ di tutto.
Fate sempre attenzione alle etichette (vedi sotto) e nel dubbio chiedete, comunque ci sono molti cibi che in genere sono senza glutine nei conbini:

  • Insalate: prendete quelle senza condimenti. In alcune all’interno ci sono degli spaghetti sia bolliti che fritti ed ovviamente non vanno bene, ma non preoccupatevi perché sono chiaramente visibili dall’esterno e non sono nascosti.
  • Yogurt: consiglio quelli bianchi.
  • Pollo bollito: a me piace molto, è una confezione di pollo sottovuoto, c’è sia condito con solo sale, con limone o con erbe aromatiche.
  • Uova: si trovano uova sode. Attenzione a non prendere quelle sottovuoto perché spesso sono condite con salsa di soia.
  • Frutta secca: in genere va bene ma a volte ci sono confezioni con noccioline che hanno un rivestimento croccante, in cui è contenuta farina.
  • Mochi: sono delle palline di farina di riso glutinoso che come penso sapete non contiene glutine. Attenzione però perché a volte i mochi contengono maizena, alimento sicuro per i celiaci ma che comunque potrebbe essere stato contaminato.
  • Gelati: prendete quelli semplici e ovviamente senza parti biscottate.
  • Edamame: buonissimi fagiolini bolliti.
  • Yaki Imo: patata dolce grigliata, molto popolare in inverno. Si trova anche in alcune bancarelle per strada nelle zone dei templi.
  • Onigiri: palline di riso, attenzione però al contenuto, talvolta ci potrebbero essere alimenti con glutine.

Sushi e Sashimi

Sushi e Sashimi oltre ad essere due degli alimenti più famosi e più gustosi della cucina giapponese non danno di solito problemi a chi è intollerante al glutine ma comunque fate sempre presente allo chef che non potete mangiare glutine. A volte il tonno potrebbe essere marinato con la salsa di soia, così come ci potrebbero essere pezzi di sushi (per esempio l’anguilla) che vengono conditi con una salsa di soia dolce.

Supermercati e depachika

Trovare un supermercato a Tokyo e nelle grandi città non è facile, a volte sono nascosti e lontani dalle zone più turistiche, quindi eventualmente chiedete alla reception del vostro hotel.
In tutti i grandi magazzini si trova in genere un piano interrato chiamato depachika che è interamente dedicato al cibo, con anche delle sezioni che ricordano le rosticcerie.

Kanji giapponesi

I simboli giapponesi (kanji) sono molto complicati da leggere per un neofita e potrebbero sembrare tutti uguali o molto simili tra loro. Ci potreste impiegare anche 10 minuti per capire se su un’etichetta c’è scritto o no un alimento, con l’enorme rischio di sbagliare, quindi vi consiglio di chiedere mostrando la travel card che fate prima.
Se comunque volete provare, il kanji di grano è questo: 小麦 e si legge komugi. L’altro kanji che dovreste imparare è questo 醤油, si legge shoyu e significa salsa di soia. Ovviamente ce ne sono molti altri che dovreste conoscere, come ben capite è molto meglio avere una travel card.

Salsa di soia

La salsa di soia non è adatta a chi soffre di celiachia. In Giappone molti piatti vengono conditi con questa salsa, usata anche in minime quantià, per cui è sempre bene far attenzione. Il tamari è una versione della salsa di soia adatta a chi non può mangiare glutine, ma non si trova praticamente mai nei ristoranti.

Colazione

La colazione in Giappone è varia e si trova un po’ di tutto, ma come potete immaginare molti alimenti non sono adatti ai celiaci: la colazione tradizionale giapponese potrebbe contenere salsa di soia, la colazione internazionale contiene quasi sempre alimenti con farina. Chiedete al vostro hotel se vi possono preparare qualcosa di alternativo, altrimenti prendete qualcosa nei conbini la sera prima. Una valida alternativa potrebbe essere prendere della frutta in qualche supermercato o provare uno dei tanti fruit parlour, come per esempio Kajitsuen dove mangiare un buon piatto di frutta mista.

Soba

Sono tagliolini di grano saraceno, quindi teoricamente sarebbero adatti a chi ha la celiachia. Fate estrema attenzione però, perché non è così! La maggior parte della soba in Giappone viene preparata con un misto tra grano saraceno e farina di frumento.

Yakitori

Sono gustosi spiedini fatti con ogni parte del pollo. Sono di solito preparati con due condimenti: sale o salsa di soia dolce. Di solito il condimento viene messo dopo che sono stati sulla griglia e quindi potrebbero essere sicuri, ma fate attenzione perché nei posti più spartani anche quelli con solo sale potrebbero essere stati contaminati.

Izakaya

I ristoranti in Giappone sono spesso monotematici e preparano un numero ridotto di cose. Questo come forse avete intuito potrebbe essere limitante per chi non può mangiare determinati alimenti: per esempio se siete in viaggio con una persona che vuole mangiare ramen, non potete andare insieme al ristorante e pretendere di avere del pollo alla griglia perché ovviamente non lo hanno.
Negli izakaya invece si trova un po’ di tutto e l’atmosfera è allegra ed accogliente. Sono aperti prevalentemente la sera e siccome il menu è molto ampio potete trovare quasi certamente qualcosa che fa per voi.

Tè verde e d’orzo

Ci sono molti tipi di tè verde, i principali sono il sencha e il matcha, entrambi non hanno glutine. C’è però un tè chiamato mugicha che è fatto con l’orzo e che quindi non va bene, lo riconoscete perché è marroncino.

Conclusione

Come avete sicuramente capito non ci sono problemi per mangiare senza glutine in Giappone, ricordate inoltre che i giapponesi in genere sono molto comprensivi e cercano di seguire alla lettera tutte le esigenze dei clienti.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).