Roosevelt Island

È quasi come una piccola città nella città, un’isola nell’isola, ma che fino a qualche anno fa era una più “l’isola che non c’è”, spesso dimenticata là, nel mezzo del East River all’ombra dell’imponente Queensboro Bridge. E con essa venivano abbandonati anche i centinaia di infermi, malati mentali e criminali che vi vivevano: l’isola ospitava infatti ospedali, carceri e manicomi.

Le rovine di questi edifici sono ancora visibili, ma oggi Roosevelt Island ha cambiato decisamente volto: durante i weekend questo fazzoletto di terra lungo 3km e non più largo di 240m è preso d’assalto dai newyorchesi che si rifugiano qui per sfuggire al ritmo frenetico della Grande Mela e trascorrere la giornata sfrecciando in bicicletta, gustandosi un picnic o semplicemente rilassandosi ammirando la splendida vista dello skyline di Manhattan e del Queens.

Nonostante si trovi vicinissima a Manhattan e sia raggiungibile anche in funivia regalando panorami mozzafiato, Roosevelt Island viene spesso ignorata dai turisti, ma per chi ha tempo a disposizione e predilige un itinerario alternativo e meno turistico consiglio di inserire questa tappa nella propria vacanza. 

Cosa vedere

Anche se l’isola è raggiungibile anche in metropolitana, il tragitto in funivia è assolutamente da non perdere. Dura circa 5 minuti, ma tenete a portata di mano macchina fotografica per immortalare una delle viste più belle del Queensboro e di Manhattan. La stazione della Roosevelt Island Tramway si trova lungo la 2nd Avenue, tra la 59th e la 60th Street, accanto alla stazione della metro. Il prezzo del biglietto equivale a quello di una corsa in metropolitana ed è possibile utilizzare la Metrocard.

Una volta “atterrati” sull’isola, dirigetevi verso sud passeggiando lungo le sponde per continuare ad ammirare la vista dello skyline di Manhattan, particolarmente suggestivo soprattutto alle prime luci del mattino e al tramonto.
Qui vedrete le rovine dell’ospedale Smallpox Hospital e se volgete il vostro sguardo verso la città potrete scorgere il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite.

Le rovine dell’ospedale sono immerse nel verde del Southpoint Park, realizzato di recente per ospitare il memoriale dedicato a Franklin D Roosevelt, che si affaccia proprio sull’East River; è una tranquilla area naturale ricca di giardini e sentieri.
Proseguite a piedi verso nord, passando nell’interno dell’isola per ammirare la piccola ma incantevole chiesa in mattoni Chapel of the Good Shepherd, costruita verso la fine del 1800. L’intera isola si percorre in circa 20/30 minuti a piedi, ma in alternativa c’è anche l’autobus o le biciclette; procedete fino ad arrivare al Lighthouse Park, dove si erge l’antico faro in pietra costruito nel 1800 per offrire un punto di illuminazione alle navi che solcavano l’East River.

Anche qui divertitevi a scattare bellissime fotografie: da un lato  avrete come sfondo tutto l’Upper East Side, dall’altro Long Island City e il Queensboro Bridge. Potete approfittarne per sedervi sulle panchine oppure usufruire dell’area barbecue e dei tavolini per fare un pic-nic e godervi la tranquillità di questo luogo. Passeggiando in questa zona troverete anche alcune sculture in bronzo di Tom Otterness intitolate “The Marriage of Money & Real Estate”.
Accanto al faro si trova la Octagon Tower, oggi complesso residenziale che in estate ospita anche una mostra di antiche immagini e mappe dell’isola.
Se volete fermarvi a pranzo o fare uno spuntino sull’isola, vicino alla stazione metropolitana di Roosevelt Island si trovano alcuni bar tra cui lo Starbucks e il Riverwalk Bar & Grill, che offre un menù tipicamente americano, con carne alla griglia, hamburger e tante altre specialità.

Informazioni e mappa

Nome: Roosevelt Island

Nelle vicinanze:

Il Ponte Queensboro.A 544 metri
Gli interni colorati di Dylan Candy Bar.A 939 metri
five-napkin-22A 1022 metri
Hamburger da Jackson's Hole Burger.A 1052 metri
Gli interni di Serendipity.A 1160 metri
Spaghetti con polpette di carne da The Meatball Shop.A 1267 metri

Un po’ di storia

Passeggiare su Roosevelt Island è un po’ come camminare sulle orme del passato di questo luogo, ripercorrendo oltre 200 anni di storia. Qui sorge la sesta residenza più antica di New York, la Blackwell House, risalente al 1796, costruita dagli Inglesi dopo essere riusciti a sottrarre di questa isola al dominio olandese.

Qualche anno dopo l’isola divenne di proprietà della città di New York che qui costruì una prigione, degli ospedali e un manicomio.  Del manicomio faceva parte anche l‘Octagon Tower, che si può vedere ancora oggi completamente ristrutturata e trasformata in un complesso residenziale ecosostenibile dotato di numerosi servizi per i residenti, tra cui campi sportivi, piscine e giardini. Nell’estremità sud dell’isola si possono ammirare le rovine dello Smallpox Hospital, un ospedale costruito intorno alla metà dell’800 per ospitare i malati di vaiolo e poi trasformato in una scuola infermieristica. Dopo anni di abbandono l’ospedale è stato sottoposto ad opere di ristrutturazione e anche se non è rimasto granché dell’interno della struttura è diventata un’attrazione popolare, la cui fama è stata alimentata dalle storie di avvistamenti di fantasmi.

La seconda metà del ‘900 segnò un periodo di grandi cambiamenti per Roosevelt Island: tutti gli ospedali e le strutture vennero chiuse e si avviò un programma di rinnovamento dell’isola che prevedeva la costruzione di complessi residenziali. Nel 1971 l’isola venne ribattezzata Roosvelt Island (prima si chiamava Welfare Island) e nel 1976 fu inaugurata la funivia, realizzata per i pendolari ma diventata presto un simbolo dell’isola stessa e un’attrazione molto amata dai newyorchesi, tanto che persino Spiderman si ritrova a salvare i passeggeri della funivia in una scena del film nel 2002.

Alla funivia seguì l’apertura della stazione metropolitana negli anni ’90, offrendo così ai residenti e ai turisti un collegamento rapido con Manhattan e il Queens. Queste tappe hanno permesso a Roosevelt Island  di essere riscoperta e sempre più apprezzata. 

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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