Come risparmiare acqua

L’acqua è uno dei beni più preziosi che possediamo, eppure lo sprechiamo quotidianamente in quantità notevoli, con il duplice effetto negativo di ricevere bollette salate e di buttare via una risorsa preziosa che in molte parti del mondo manca del tutto. Mettere in atto quotidianamente alcuni piccoli accorgimenti per evitare di sprecare l’acqua, risulterà non solo un comportamento economicamente intelligente ed oculato, ma anche un atto di civiltà nei confronti di chi non può godere della disponibilità di questa preziosa risorsa.

Secondo recenti studi i maggiori sprechi d’acqua avvengono nel settore dell’agricoltura ed in casa. Se da un lato il settore agricolo necessita di grandi quantità di acqua per annaffiare le colture (ma molto spesso gli impianti di irrigazione sono mal funzionanti), dall’altro, tra le mura domestiche, è possibile ed è doveroso fare la differenza.

E’ stato calcolato che ogni giorno in Italia si consumano circa 200 litri d’acqua potabile a testa, decisamente più di quella che serve davvero. Sprecare questo bene prezioso è più facile di quel che si creda, basti pensare che un rubinetto che perde una goccia ogni 5 secondi, ne perde 2 mila litri in un anno. Se a perdere è il rubinetto dell’acqua calda, è come aver sprecato anche una decina di metri cubi di metano.

Ridurre gli sprechi è possibile e doveroso. Ecco come fare.

Rubinetti

Applicare un riduttore di flusso a tutti i rubinetti di casa: in questo modo l’acqua si miscela con l’aria, permettendo un risparmio fino al 30% di acqua. Si tratta di semplici ed economici apparecchi che miscelano aria all’acqua in uscita, consentendo di ridurre drasticamente i consumi, senza diminuire la resa o il comfort. Non tutti però sono uguali e alcuni permettono un risparmio molto superiore di altri: prima dell’acquisto, controllare bene l’etichetta.
Quando si utilizzano i rubinetti, fare in modo di tenerli aperti solo per il tempo necessario, questo vale mentre ci si lava i denti, ci si insapona le mani, ci si fa la barba ecc.
Mentre si lavano piatti, frutta e verdura, optare per riempire una bacinella e usare l’acqua corrente solo per il risciacquo. L’acqua adoperata per lavare le verdure può essere usata per innaffiare il giardino.
Ogni tanto è bene fare un controllo periodico chiudendo tutti i rubinetti: se il contatore dell’acqua gira lo stesso significa che c’è una perdita. La manutenzione è fondamentale: un rubinetto che perde una goccia al secondo disperde in un anno circa 5.000 litri.

In bagno

Preferire la doccia al bagno: scegliendo di riempire la vasca si consuma il quadruplo dell’acqua necessaria a fare la doccia.
Anche sotto la doccia, chiudere i rubinetti mentre ci si insapona o si fa lo shampoo. L’ideale è installare una valvola che mantenga la temperatura dell’acqua costante anche dopo aver chiuso il rubinetto.
Per il WC, scegliere uno sciacquone con lo scarico differenziato e doppio pulsante.
Con un semplice trucco è possibile convertire il proprio WC in un WC a flusso ridotto, basta posizionare una bottiglia d’acqua nella vaschetta per risparmiare acqua ad ogni scarico. Assicurarsi che la bottiglia sia tappata, soprattutto se al suo interno si trovano dei sassi o della sabbia per zavorrarla.
L’acqua del boiler può avere più depositi di ruggine dell’acqua del sistema idrico, ma è comunque potabile: utilizzando un filtro adeguato, si può filtrare l’acqua raccolta e conservarla nel frigorifero.

Elettrodomestici

Se ci si ritrova a dover sostituire un vecchio elettrodomestico (lavatrice, lavastoviglie ecc.), puntare su elettrodomestici di classe A+, che sono progettati per ridurre il consumo di acqua. Il prezzo d’acquisto lievemente più alto sarà compensato in breve tempo da bollette più basse.

Lavatrice e lavastoviglie

I vecchi modelli di classe energetica bassa usano anche 25-50 litri a lavaggio, oltre a consumare costosa elettricità per scaldare l’acqua in più.
Cercare di effettuare i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e provvedere a pulire periodicamente il filtro. Lavatrici e lavastoviglie funzionano bene anche solo con la metà della dose indicata nelle confezioni, per cui evitare di sprecare detersivo.
Da evitare anche le temperature troppo elevate: un lavaggio a 40° o 50° è sufficiente per garantire tessuti puliti.

Acqua da bere

Pochi sanno che è possibile sostituire l’acqua minerale comunemente acquistata nei supermercati, con l’acqua della fontana. Esistono da tempo in commercio dei purificatori che eliminano il calcare tipico dell’acqua della fontana, rendendola ottimale da bere. Inoltre, è stato risolto anche il problema di chi preferisce l’acqua frizzante, dal momento che i depuratori di ultima generazione dispongono di una funzione che permette di trasformare l’acqua naturale in acqua gassata della stessa qualità di quella in bottiglia.

Auto

Quando si lava l’auto, usare il secchio e la spugna, anziché il getto diretto della canna. In questo modo si risparmia molta acqua. In alternativa si può utilizzare acqua di recupero dei climatizzatori o addirittura, avendo la possibilità di raccoglierla, l’acqua piovana. Esistono anche dei prodotti per pulire l’auto senza uso di acqua, ma sono di solito costosi.
La polvere e la sporcizia che si accumulano con il normale utilizzo dell’auto non danneggiano la vettura, per cui procedere al lavaggio solo quando strettamente necessario.
Preferire l’autolavaggio automatico, che in genere consuma meno acqua di quella che si consuma a casa propria. Inoltre gli autolavaggi raccolgono e filtrano le acque di scarico in modo appropriato.

Lavastoviglie

Evitare di lavare i piatti a mano prima di metterli nella lavastoviglie, al contrario limitarsi ad eliminare le incrostazioni più grandi. Se i piatti non vengono puliti senza averli prima puliti a mano, occorre assicurarsi che si abbia caricato correttamente la lavastoviglie, e che questa sia in buono stato.

Il misuratore

Installando un misuratore si può aumentare la consapevolezza del proprio uso di acqua e di conseguenza ridurne il consumo.
Il misuratore aiuta inoltre a scoprire eventuali perdite: se ad esempio lo si legge due volte a distanza di poco tempo e si nota una differenza di misurazione pur non avendo utilizzato acqua, significa che da qualche parte c’è una perdita. Alcuni misuratori sono dotati di piccole ruote che ruotano velocemente se dell’acqua sta scorrendo: se si è sicuri di non aver nessun rubinetto aperto e le ruote di muovono, di sicuro c’è una perdita.

Fare meno bucato

Lavare di meno i vestiti, non significa indossarli sporchi, quanto piuttosto lavarli con intelligenza, risparmiano grandi quantità di acqua utilizzate nel ciclo della lavatrice. Ecco alcuni trucchi:

  • Appendere gli asciugamani ad asciugare all’aria dopo che si è fatta la doccia e usarli più volte prima di lavarli.
  • Se si fa la doccia prima di andare a dormire, le lenzuola resteranno pulite più a lungo e si potranno dunque lavare meno frequentemente. Volendo, nell’intervallo tra i lavaggi delle lenzuola, si possono lavare solo le fodere dei cuscini, che generalmente si sporcano più velocemente.
  • Indossare i vestiti più di una volta (eccetto ovviamente intimo e calze). Non è necessario lavare jeans e pantaloni ogni volta che li si indossa.
  • Possibilmente non cambiare abito nel corso della giornata. In caso ci si dedichi ad attività come giardinaggio, sport ecc., fare in modo di avere un abbigliamento che si riserva esclusivamente a tali attività. Se possibile, svolgere queste attività prima dell’ora in cui ci si fa di solito la doccia, in modo da non dover usare vestiti addizionali.

In giardino

Per chi ha il giardino, i consumi, specie in estate quando i fiumi sono in secca, aumentano notevolmente. Innaffiare a spruzzo, con la canna o con automatismi, favorisce l’evaporazione (specie se si innaffia quando il sole è ancora alto) e non indirizza l’acqua dove è più necessaria.
Se si annaffia abbondantemente, ma con meno frequenza, le piante saranno invece indotte ad affondare maggiormente le radici, e avranno bisogno di meno acqua. Questo vale anche per l’erba del giardino.
Un modo per annaffiare in profondità con poco consumo di acqua è annaffiare lentamente usando l’irrigazione a goccia. Questo sistema permette di non sprecare acqua a causa dell’evaporazione, al contrario dell’irrigazione tradizionale.
Applicando del nastro sottoterra, nella zona delle radici, si farà arrivare l’acqua ancora più efficientemente. Lo stesso metodo vale per i prati. Le radici dell’erba non vanno in profondità come quelle delle piante, ma possono essere comunque stimolate dallo stesso tipo di irrigazione.
Un altro consiglio è quello di usare fieno, concime, foglie, trucioli di legno, corteccia e fogli di giornale per trattenere l’umidità nel proprio giardino: si tratta di materiali disponibili a prezzi molto bassi.
Piantando alberi più bassi sotto ad alberi grandi, si preverrà l’evaporazione dell’acqua e si fornirà ombra alle piante.
E’ bene inoltre impostare un timer per i gli irrigatori o i rubinetti esterni: si può optare per timer automatici che vanno avvitati tra la pompa e il portagomma, oppure timer programmabili da installare sull’irrigatore o sul sistema a goccia. Un timer automatico permette di annaffiare nel giusto momento della giornata.
E’ importante imparare a regolare il timer a seconda della stagione, evitando di innaffiare inutilmente nelle stagioni più umide e fredde.

Edilizia green

Recentemente si stanno diffondendo esempi di gestione sostenibile dell’acqua nelle nuove costruzioni, grazie anche alle direttive di leggi e regolamenti comunali. Alcuni esempi di edilizia intelligente riguardano il recupero dell’acqua piovana, che si può impiegare con successo in alcuni elettrodomestici, in quanto priva di calcare, oltre al recupero delle acque di scarico provenienti da doccia e lavabi per scopi non potabili, come ad esempio l’irrigazione di giardini, il riempimento delle cassette di risciacquo dei WC o il lavaggio di aree esterne.
Se si adottano queste soluzioni, è possibile ridurre i consumi domestici di acqua potabile addirittura del 70% arrivando a consumare, circa 60 litri al giorno per abitante, contro i 200 litri mediamente utilizzati.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).