Come ricordare i sogni

Sono molte le persone che attribuiscono ai sogni un’importanza notevole, legata allo stretto legame tra esperienza onirica e vita reale: secondo alcune teorie i sogni sono in grado di fornire spunti relativi a fatti ed eventi che potrebbero accadere. Più in generale i sogni rispecchiano a pieno l’emotività e i sentimenti cui ogni individuo è soggetto o è stato soggetto in passato. Ecco perché, indipendentemente dal tipo di interpretazione che se ne vuole dare, ricordare i sogni può rivelarsi molto importante.
Ecco alcuni consigli utili su come ricordare i propri sogni.

Carta e penna sul comodino

Un consiglio pratico e funzionale, è quello di prendere appunti subito dopo essersi svegliati, annotando in modo istintivo tutto quello che si riesce a ricordare del sogno. In alternativa, si può usufruire di un registratore vocale, anche quello del telefonino, e raccontare a voce l’esperienza onirica. Potrà rivelarsi interessante confrontare tutti gli appunti in un momento successivo, cercando di far emergere tratti in comune, sogni ricorrenti e situazioni che si ripresentano in sogno, notte dopo notte.

Durante questa fase, è bene ricordare che annotare il sogno fatto non serve allo scopo di dargli un senso per gli altri, ma per aiutare se stessi a ricordare. Scrivere sempre e solo quello che davvero si ha sognato, per quanto irrazionale possa sembrare. Talvolta i significati più profondi dei sogni risiedono proprio negli aspetti più contorti e inspiegabili.

Dolce risveglio

Se possibile, provare a svegliarsi nella maniera più dolce e naturale possibile, senza traumi o movimenti affrettati che sposterebbero ansie e attenzioni sul fatto di dover far presto per recarsi al lavoro e vincolerebbero tutti gli sforzi in questa ottica, allontanando il ricordo del sogno appena fatto. Molte persone sostengono di ricordare meglio i sogni quando si svegliano lentamente e dolcemente, soprattutto senza sveglie invasive.

La tecnica del post-it

Posizionare un post-it sul comodino o sulla sveglia, con scritto “Cosa hai sognato?” a grandi lettere, in modo che sia la prima cosa che vediamo quando apriamo gli occhi.

Regolare il ciclo del sonno

Andare a letto abbastanza presto da garantirsi un sonno sufficientemente lungo e regolare può essere un valido aiuto per predisporci al sogno e alla possibilità di ricordarlo la mattina seguente. Un sonno disturbato, troppo breve o agitato ci rende troppo stanchi per riflettere su quanto sognato, oltre ad essere d’ostacolo per il sogno stesso. Le persone che dormono meno di sei ore hanno spesso difficoltà a ricordare i sogni.

Ripensare al sogno prima di alzarsi dal letto

Prima di alzarsi definitivamente, provare a concedersi qualche minuto stando a letto e concentrandosi su quanto si ha sognato. Generalmente si tende a ricordare solamente l’ultimo sogno fatto prima del risveglio.

Approfittare dei risvegli notturni

Dal momento che di solito si ricorda solo l’ultimo sogno in ordine temporale, si può approfittare dei risvegli notturni.
Talvolta può capitare di svegliarsi nel cuore della notte, in seguito ad un sogno molto intenso. Si potrebbe dunque approfittare dell’occasione per scrivere un appunto e poterselo così ricordare la mattina successiva.
Questo consiglio è appropriato solo per coloro che non hanno difficoltà a riaddormentarsi. In caso contrario, meglio evitare e cercare di dormire ininterrottamente.

Tenere un diario dei sogni

Sulla base degli appunti veloci presi subito dopo il risveglio, provare ad elaborare uno scritto più dettagliato che ripercorra quanti più elementi possibili del sogno, in maniera ordinata e sistematica: trama di base, personaggi, luoghi, emozioni, dialoghi ecc. Se si riesce a ricordare qualche dialogo, è bene scriverlo subito, perché le parole si dimenticano in fretta.

E quando proprio non si riesce a ricordare nulla…

Se proprio non si riesce a ricordare nulla del sogno fatto, provare a scrivere la prima cosa che viene in mente dopo essersi svegliati, in quanto anche una singola parola potrebbe innescare i ricordi. In alternativa si può provare a scrivere la sensazione che si prova: spesso un sogno lascia un’emozione, positiva o negativa che sia. Le emozioni che si verificano in un sogno di solito restano, anche solo per un breve periodo, pertanto se ci si sveglia euforici o giù di morale, è bene cominciare a porsi delle domande.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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