Regali e souvenir italiani da portare in Giappone

I giapponesi apprezzano molto i regali portati dall’estero, per questo motivo durante un viaggio in Giappone fareste bene a mettere in valigia qualche souvenir da portare, soprattutto se siete ospiti di qualcuno.

Cosa ho portato io nei miei viaggi

La cosa peggiore mai portata dall’Italia in Giappone credo che l’ho portata io: il torrone. Un dolce che mi piace molto, ma che oltre ad essere duro e pastoso è anche dolcissimo, caratteristica che non piace ai giapponesi, che di solito apprezzano gusti più neutri.
Era il mio primo viaggio in Giappone e non sapevo cosa portare, poi mi sono rifatto. In altri viaggi ho portato delle foto fatte da me in Italia, in cui sul retro ho scritto una dedica quando le regalavo, un regalo economico e molto apprezzato.
In un altro viaggio ho portato del caffé in polvere, ma in quel viaggio ho conosciuto una ragazza che poi è diventata mia moglie (Mihoko) e del semplice caffé non bastava quindi le ho regalato una Moka Bialetti, che però ho comprato nel grande magazzino Tokyu Hands. L’ho pagata più che in Italia ma è stato un regalo apprezzatissimo.
Tutto sommato però non ho fatto grandi regali nei miei viaggi, per questo mi sono fatto aiutare da alcuni visitatori del mio sito che mi hanno dato vari spunti per questo articolo.

Cosa hanno e NON hanno in Giappone

Purtroppo, che vi piaccia o no, in Giappone si trova quasi tutto, soprattutto per quanto riguarda il cibo. Da Seijo Ishi a Tokyo si trovano formaggi, grana, vino, Nutella ecc. La pasta De Cecco si trova in moltissimi supermercati, ed i Ferrero Rocher originali costano meno in Giappone che in Italia (suppongo siano scelte di mercato per lanciare il prodotto, che tuttavia in Giappone penso faccia fatica a decollare).
Da Eataly a Daikanyama ci sono tutti i prodotti italiani che potete sognare, dalla pasta di Gragnano al crudo di parma, dalla mortadella alla mozzarella, dal chinotto alla gassosa.
Hanno poi tutte le principali marche di vestiti e simili. Se volete portare qualcosa di unico state sicuri che c’è già chi ci ha pensato.

Attenzione alla dogana

In dogana non vi faranno troppe storie al vostro arrivo, però è bene tenere presente che non potete portare tutto quello che desiderate. In particolare per quanto riguarda gli alimenti freschi vi potrebbero sequestrare quello che avete, oltre a farvi problemi. Non potete portare salumi, formaggi e simili, però se proprio volete rischiare portate prodotti sottovuoto: si dice che per gli alimenti sottovuoto siano meno fiscali, ma se ve li sequestrano hanno ragione loro e non voi. Fanno questo genere di controlli soprattutto per evitare di far arrivare Giappone prodotti che possono causare problemi di salute, per questo il salame fatto in casa da vostro zio potrebbe sembrare un alimento sospetto, mentre un barattolo chiuso di pasta d’acciughe è già meno problematico.

Cosa regalare

Questa lista è stata fatta con l’aiuto di chi ha partecipato al sondaggio che ho fatto, in fondo all’articolo trovate i ringraziamenti. Sono solo delle idee, a cui ho inserito alcuni commenti per darvi alcune dritte.

Alimenti

Una buona idea è sicuramente portare una confezione di tisana o camomilla econologica.

I taralli pugliesi non sono troppo saporiti e sicuramente vanno bene per i palati giapponesi, così come le schiacciatine,

Marmellate, pasta e sughi si trovano molto facilmente anche in Giappone, così come l’olio d’oliva che tra l’altro nel trasporto potrebbe anche rompersi.

Niente mozzarella di bufala, affettati, cannoli siciliani, formaggi non sottovuoto, tutti prodotti deperibili che verrebbero fermati in dogana.

I tranci di grana sottovuoto li hanno anche in Giappone, ma un’ottimo regalo potrebbero essere i Formaggini Parmareggio: 8 formaggini di grana in confezioni singole che trovate in alcuni supermercati in italia.

Ottimi sono i funghi porcini secchi (ma dovete spiegare come cucinare un buon risotto) e la pasta d’acciughe anche se forse il sapore è un po’ forte.

Il vino e gli alcolici in genere vanno bene solo se li acquistate all’interno dell’aeroporto in Italia e li portate come bagaglio a mano. Non mettete MAI in valigia il vino, potrebbe rompersi sia a causa degli urti ma soprattutto a causa delle basse temperature a cui le valigie talvolta sono sottoposte. Una bottiglia di vino rotta in valigia vi costringerebbe a buttare via tutti i vostri vestiti. Ma tenete presente che il vino italiano si trova anche in Giappone, a prezzi tutto sommato abbordabili.

I dolci a base di pasta di mandorla per quanto siano buoni, quasi mai hanno successo in Giappone perché è un sapore abbastanza particolare, alcuni giapponesi che conoscono sostengono sia simile all’inchiostro.

Piccoli vasetti con prodotti al tartufo non sono male, però forse in dogana potrebbero esserci problemi.

Ottimi anche i pomodori secchi che sono apprezzatissimi. Se li portate sott’olio forse è un po’ scomodo quindi potete portare direttamente le confezioni di pomodori secchi (non sempre sono facili da trovare) però poi dovete spiegare come mangiarli.

Oggetti vari

L’artigianato di vario tipo è ottimo, come le incisioni di venezia magari fatte da voi, o le piccole sculture in legno fatte a mano come quelle dell’Alto Adige.

Abbastanza scontate invece le calamite, e decisamente kitsch la palla del Duomo di Milano con la neve che cade scuotendo la palla, che ha portato Pif durante la puntata del “Testimone” intitolata Tokyo Love.

Le statuette del colosseo, la torre di pisa in miniatura, il modellino della Ferrari, una piccola gondola di venezia e simili invece sono souniver che secondo il mio punto di vista non dicono poi molto anche perché giò visti e rivisti.

Fantastica è l’idea dello scacciapensieri, ne trovate su ebay. Per chi non lo sapesse è uno strumento d’origine siciliana che si suona appoggiandolo alla bocca, cercate su Youtube e capite subito di cosa sto parlando.

Non potete portare eccesive quantità di profumo per la dogana, e non sono nemmeno un buon regalo in Giappone, piuttosto regalate qualcosa di profumato ma più tenue: un buon sapone, uno shampoo, una crema profumata o qualcosa di simile.

I semi di fiori sono un regalo discreto, magari se corredati da un vaso carino, ma si trovano anche in Giappone e potrebbero essere bloccati in dogana.

Un libro è un buon regalo, magari con molte foto del posto da cui venite, o magari qualcosa per la casa o qualcosa riguardante l’arte in Italia.

I CD di musica italiana invece al giorno d’oggi con internet non credo siano più apprezzati come un tempo, anche se è carino il fatto che chi ha proposto questo si è firmata “Elisa”. :-)

I capi d’abbigliamento di marche italiane si trovano anche in Giappone, ma magari un cappello di paglia tipico di Firenze o cose che si trovano solo da voi non sono male.

Magari il vostro regalo corredatelo da un biglietto a forma di cuore o da una foto fatta da voi con una dedica sul retro.

Se poi siete di fretta prendete un barattolo vuoto, chiudetelo con del silicone e scriveteci su “Aria italiana” e portate quello. E’ una sciocchezza però forse fa ridere e se scrivete magari con l’acrilico in modo carino potrebbe essere un pensiero molto apprezzato.

Ringraziamenti

Questo articolo è stato reso possibile grazie agli interventi di Deborah, Guido, Dario, Gianni, Stefano, Cristiano, vito, Elisa, Andrea Guidotti, Enrico, Luigi Raiola, Giorgio Serafini, Sada, Francesco, Marco, Franco di Munno, VeraYeah, figliadellestelle, danilo, DC, Alessio C. nikola, Francesco, Roberto Camisana, Neko, Giorgio A., Alessandro Bedin, Stefano, Francesco Bejarano.

Grazie a tutti!!

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).