Quanto farsi pagare

In molti mi scrivono quanto farsi pagare per fare o vendere foto.
Questo articolo è rivolto in particolar modo ai giovani aspiranti fotografi che non sanno quanto chiedere. Un fotografo professionista invece dovrebbe già avere un’idea di quanto chiedere, a seconda delle spese sostenute mensilmente e del lavoro che può fare giornalmente.

Dovete sapere che non esiste un tariffario e i prezzi variano in base a molti fattori che vi illustro qua sotto, prima di entrare poi nel dettaglio dei vari prezzi.
Nessuno può dirvi quanto chiedere, e sta a voi capire qual’è il prezzo giusto. In generale il prezzo corretto si ha quando siete felici di lavorare per quella cifra, al contrario, io in genere non lavoro.

Lavorare gratis, o quasi

Agli inizi può far comodo lavorare gratis o quasi gratis per farsi un portfolio, cioè per avere delle foto da presentare a futuri clienti.
Considerate che psicologicamente se ad una persona chiedete 50 Euro per un servizio fotografico, l’anno successivo non potete chiedere 300 Euro o vi dirà di no.
Se posso darvi un consiglio, fregatevene dell’ “etica”. E’ sbagliato pensare che “se tutti lavorassero gratis non ci sarebbe più lavoro” e pensate semplicemente a voi e al vostro tornaconto. Se un lavoro fatto a poco prezzo vi può tornare utile in futuro, fatelo, altrimenti no.
Fate attenzione sempre a non esagerare però o questo vi si ritorcerà contro, sia con le minacce di morte ricevute in e-mail da parte di altri fotografi (a me è capitato spesso), sia con i clienti stessi che non appena aumentate i prezzi andranno da qualcun altro.

L’esperienza

Come per ogni lavoro, l’esperienza è molto importante per decidere il prezzo. Se siete al vostro primo lavoro come fotografi dovete chiedere molto meno rispetto ad un prezzo che potreste chiedere ad esempio dopo qualche anno di attività.

L’attrezzatura

Questo è un punto molto importante, che va ad incidere molto sulle spese. Se avete attrezzatura pagata 10.000 Euro, dovete decidere un prezzo che per ogni servizio sul lungo periodo vada a coprire le spese sostenute per l’attrezzatura. Se invece avete una reflex da 400Euro ed un obiettivo da 200Euro, ovviamente potete chiedere molto meno.

Lavoro occasionale o no?

C’è chi magari fa qualche lavoro occasionale, cioè senza pubblicizzarsi come fotografo, e se siete studenti o disoccupati e in un anno guadagnate cifre molto molto basse non dovete pagare le stesse tasse che pagano i professionisti con fatturati molto elevati. Questo fa una differenza enorme.

Avete uno studio?

Chi lavora da casa, come me, ha delle spese molto contenute rispetto a chi ha uno studio. Se avete uno studio dovete come minimo tener presente l’eventuale affitto, bollette, e tutte le altre spese che a casa potreste non avere o avere in modo molto ridotto.

Chi è il cliente

Vendere una stampa 50×75 ad una signora 80 enne che si appenderà la foto in soggiorno è diverso che venderla al Comune della propria città che appenderà la stessa foto in una sala aperta al pubblico visitata ogni giorno da migliaia di persone. In questo caso si sarebbe portati a fare uno sconto al Comune per avere il nome vicino alla foto, ma non vi consiglio di fare questo, più sotto ve ne parlo.
Oltre a questo esempio, vale lo stesso concetto anche per le foto di un evento sportivo per l’organizzazione: le foto del Giro d’ Italia valgono molto di più delle foto di una gara parrocchiale di ciclismo con bambini delle elementari.
La stessa cosa vale per la vendita di foto per stamparle su quotidiani, riviste o per pubblicità.
Questo non significa “approfittarsi del cliente” ma significa che per ogni utilizzo delle foto c’è una tariffa. Non dovete avere un listino preciso, ma se vendete la foto ad un quotidiano locale il costo dev’essere inferiore rispetto ad un quotidiano nazionale. La stessa cosa vale per le pubblicità e per qualsiasi settore. Quindi quando vendete le foto o un servizio fotografico è sempre bene chiedere per quale scopo verranno utilizzate le foto, perché una foto per il quotidiano locale non ha lo stesso prezzo di un poster della Nike da appendere in tutto il mondo.

Quanto tempo è richiesto

Soprattutto nella fotografia sportiva in cui ci sono eventi che durano 3 giorni (ed oltre) spesso bisogna stare fuori casa dal giovedì sera fino alla domenica sera o al lunedì mattina.
Il mio consiglio è quello di considerare tutto il tempo che vi serve per fare delle foto, per sistemarle e per darle ai clienti. Quando presentate il consto non scorporate mai tutte le spese perché è brutto, cioè non scrivete il costo del carburante, rimborsi chilometrici, rimborsi telefonici ecc. ma fate un forfait. Però quando fate il preventivo tenete presente dove si trova il luogo per fare il servizio fotografico, quante volte dovete incontrare i clienti prima e dopo e quanto tempo vi servirà per sistemare le foto.
Fotografare un matrimonio non significa stare fuori casa almeno 12 ore, ma significa poi trascorrere giorni e giorni per sistemare le foto. Così come per fare foto a prodotti che poi vanno scontornati significa dover perdere anche 1-2 ore per ogni singolo scatto. Quindi considerate bene il tempo richiesto e ricordatevi che il tempo è denaro. Non fatevi rubare la vita facendovi sottopagare.

I prezzi

Foto ad un evento

Ai giovani fotografi che vengono ampiamente sfruttati in genere si danno tra i 50 e i 70 Euro a giornata, con tutte le spese pagate ovviamente. Se vi danno di più siete davvero fortunati.
E’ una cifra ridicola, che moralmente vi consente di mandare a quel paese il “capo” non appena vorrete andarvene.
Considerate quindi che per eventi di 3 giorni fuori casa vi potrebbero dare indicativamente 150Euro. Sembra tanto, ma se considerate che state fuori casa all’incirca 80 ore, significa che vi stanno pagando poco più di 2 Euro l’ora: nemmeno gli operai del terzo mondo prendono una cifra così ridicola.
Se non avete un “capo” e siete voi a decidere il prezzo, puntate come minimo a guadagnare 100 Euro a giornata se siete agli inizi, per poi aumentare. Io chiedo in genere almeno 500 Euro a giornata se l’evento è di 1 giorno e 800 Euro per un evento di 2 giorni, ma se è in momenti d’alta stagione e il sabato (giorni in cui ci sono matrimoni) posso puntare a chiedere anche di più.

Matrimoni

Non è solo l’impegno e la responsabilità di quel giorno che dovete considerare, ma tutto il tempo che vi servirà per sistemare le foto. Qualche coppia poi vi potrebbe chiedere, oltre al CD, anche alcune foto delle stampe che quindi farete pagare a parte.
Partite da un minimo di 400 Euro, a salire. Io chiedo 800 Euro per un matrimonio, più il costo del fotolibro.
Fotografare un matrimonio per meno di 400 Euro è da suicidio, credetemi.

Book fotografico

Per molti ragazzi e ragazze avere alcune foto fatte bene da sfoggiare su Facebook può essere davvero importante, per questo le “foto di moda” sono un ottimo settore, in forte espansione a causa dei social network.
Se puntate su questo tipo di fotografia vi consiglio di leggere il mio articolo “come fotografare modelle e ragazze” in cui vi do alcuni consigli su come trovare potenziali clienti.
Potreste iniziare fotografando 5 o 10 persone gratuitamente in cambio della liberatoria, per poi passare a 50 Euro per una sessione di un paio d’ore di scatti, fino ad arrivare a 150-200 Euro per un paio d’ore di scatti e la consegna di 30-40 foto postprodotte.

Vendere foto a giornali e riviste

Difficilmente vi pagheranno se non siete del settore. In genere i prezzi partono dai 10-15 Euro per una pubblicazione sul quotidiano locale, fino ad oltre 100 Euro per una pubblicazione su un quotidiano nazionale. Le riviste possono pagare prezzi simili, ed una quota maggior per la foto di copertina.

Aziende e prodotti

Le aziende possono darvi lavoro di continuo, per fotografare prodotti, presentazioni, personale ecc. Nonostante abbiano budget molto elevati, è importante tenere i prezzi bassi per poter avere una collaborazione a lungo termine.
Se non si tratta di collaborazioni a lungo termine, considerate una media di almeno 10 Euro per ciascuna foto fatta, che sia del personale, prodotti o altro.

Vendere stampe fotografiche

Ne ho parlato in modo approfondito nell’articolo su come vendere stampe fotografiche.
Per le stampe fotografiche di un evento sportivo dovete seguire un po’ quello che fanno i vostri principali concorrenti fotografi e seguire un po’ il mercato. Indicativamente bisogna chiedere pochi Euro per ogni stampa.
Per quanto riguarda invece le stampe grandi di foto magari fatte in viaggio o in momenti particolari, indicativamente potete chiedere intorno ai 25 Euro per il formato 20×30 e dai 50 ai 100 Euro per il formato 50×75. Se vi vogliono dare di meno rifiutate. Se però trovate il modo di vendere decine o centinaia di stampe potete anche diminuire il prezzo; per esempio se un negozio per turisti della vostra città vi chiede di mettere in vendita delle stampe, per ogni stampa 20×30 potreste anche guadagnare solo 4-5Euro (con un prezzo al cliente di 20Euro) ma sulle grandi quantità quantità avreste un guadagno notevole.

Foto in cambio del nome

Spesso viene proposto di pubblicare una foto gratuitamente, in cambio della citazione del nome. Tutto questo sembra una “pubblicità gratuita“, ma non lo è. Le mie foto sono state pubblicate migliaia di volte su pubblicazioni, manifesti e volantini che hanno avuto migliaia di copie stampate, quindi parlo di qualche milione di volte.
Non è praticamente mai successo che qualcuno mi chiamasse per un lavoro perché aveva visto il mio nome pubblicato vicino alla foto.
Attualmente quando faccio delle foto per i miei clienti dico sempre che se vogliono scrivere il nome possono farlo, ma per me possono anche non scriverlo. Sinceramente non mi importa se c’è il mio nome o no, perché in fondo è solo un piccolo vanto e non una reale pubblicità.
Che poi pensateci bene, è un po’ come se chiedessi ad un imbianchino di pitturare le pareti di casa mia gratuitamente e in cambio gli lasciassi mettere la firma in basso a destra su un muro a sua scelta, così chi arriva può vedere che l’ha fatto lui e poi magari chiamarlo per altri lavori. Certo a casa mia non vengono migliaia di persone e quindi il ragionamento non vale, ma potrebbe valere per una struttura pubblica. Un architetto lavorerebbe gratis per progettare una struttura pubblica in cambio del nome su una targhetta vicina all’ingresso? ovviamente no.
La citazione dell’autore non dev’essere una scusante per non pagare.

Se vuoi imparare a fotografare dai un'occhiata ai Manuali di fotografia che consiglio.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Fotografo professionista con oltre 15 anni d'esperienza, soprattutto fotografia di sport, matrimoni e viaggio.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).