Ponte Queensboro

Una delle immagini più belle è quella di un fiume colorato di persone che a novembre, durante la Maratona di New York,  lo attraversano  per entrare, dopo tanta fatica, a Manhattan. È così che il ponte Queensboro è entrato negli schermi televisivi di tutto il mondo grazie alle innumerevoli riprese fatte durante questo evento sportivo, anche se gli appassionati dei film di Woody Allen già lo avevano notato nella locandina del film “Manhattan”.

Sebbene sia meno famoso del Ponte di Brooklyn, il ponte Queensboro offre bellissime viste sulla città che potete godervi a piedi, in bicicletta o comodamente seduti sulla metropolitana; infatti il ponte offre una corsia dedicata a pedoni e ciclisti e numerose corsie su più livelli destinate a macchine, metropolitana e autobus. Vi consiglio di portare con voi delle scarpe comode per fare la passeggiata e ovviamente non dimenticatevi la macchina fotografica per immortalare il panorama: dall’alto vedrete i ponti di Williamsburg e Brooklyn, lo skyline di Manhattan, Roosevelt Island e l’East River.
Il ponte Queensboro è anche uno dei ponti più antichi di New York e venne costruito per collegare Manhattan al Queens.

La costruzione del ponte

Benché il ponte fu terminato nel 1909, le prime proposte per la realizzazione di un collegamento tra Manhattan e il Queens erano già state fatte nel 1838. La costruzione però iniziò solamente nel 1902, e fu affidata agli stessi architetti del Williamsburg Bridge. I problemi e gli imprevisti furono tanti e fecero ritardare i lavori tanto che ci vollero ben 9 anni prima che il ponte venne inaugurato. Ma una volta terminata l’opera, il Queensboro Bridge era il ponte più lungo degli Stati Uniti e non solo: era un’opera ingegneristica davvero innovativa perché nonostante il profilo più “snello” rispetto ad altre strutture tutto fu calcolato in modo che il ponte riuscisse a sostenere il peso dei treni. Il ponte passa sopra Roosevelt Island e fino alla prima metà del ‘900 veicoli e pedoni disponevano di un sistema di ascensori per accedere all’isola, che furono però chiusi e poi demoliti negli anni ’70 e sostituiti da altri sistemi di trasporto, oltre ai traghetti già operativi, come la funivia e l’apertura di un nuovo ponte, il Roosevelt Island Bridge. Lo stretto legame con Roosevelt fece sì che il nome del ponte cambiò diverse volte, seguendo le modifiche subite dall’isola, fino a quando non fu ribattezzato Queensboro Bridge. Oltre al nome, al ponte sono state apportate altre modifiche durante gli anni, in particolare durante la lunga opera di restauro iniziata nel 1987 dopo anni di abbandono e degrado e completata nel 2012. In quell’occasione il nome del ponte venne nuovamente trasformato aggiungendo un omaggio all’ex sindaco di New York: Ed Koch Queensboro Bridge è oggi il nome ufficiale del ponte, ma viene comunemente chiamato anche 59th Street Bridge perché l’ingresso dalla parte di Manhattan si trova in corrispondenza della 59th Street.

Il ponte Queensboro oggi

Nonostante la passeggiata lungo il ponte non sia delle migliori per via del traffico rumoroso e intenso che regna incessantemente sul Queensboro Bridge, dovuto anche al fatto che è uno dei pochi ponti senza pedaggio, il profilo di questa struttura resta uno dei più romantici e fotografati di New York, specialmente alla sera quando si illumina. Non a caso questo ponte ha ispirato tanti libri film e persino la canzone “Feelin’ Groovy” di Simon & Garfunkel.
È possibile ammirarlo da vari punti: potete fare una sosta nel Queensbridge Park sedendovi su una delle panchine affacciate sull’East River oppure prendere la funivia che collega Manhattan a Roosevelt Island; il tragitto dura pochi minuti ma la vista sul ponte e sulla città è davvero incredibile e potete comodamente utilizzare la Metrocard.
Ma uno dei luoghi spesso conosciuti ai turisti è proprio la zona sotto il ponte Queensboro, dalla parte di Manhattan caratterizzata da bellissimi soffitti a volta ricoperti da piastrelle in terracotta Guastavino; qui in passato si teneva il Bridgemarket, un mercato ortofrutticolo, mentre oggi c’è il supermercato della catena Food Emporium e lo storico ristorante esclusivo Guastavino.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Ponte Queensboro

Nelle vicinanze:

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Gli interni di Serendipity.A 1224 metri
Hamburger da Jackson's Hole Burger.A 1239 metri
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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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