Ponte di Brooklyn

Il ponte di Brooklyn non è solo una struttura sospesa che serve a collegare Manhattan al quartiere di Brooklyn: è un simbolo della città e una delle attrazioni più famose della Grande Mela. Nonostante la sua veneranda età, che supera di gran lunga i cento anni, conserva ancora un fascino unico e le sue imponenti torri in pietra sono immediatamente riconoscibili e inconfondibili, anche in una città come New York che di certo non è carente di ponti. Oggi non c’è turista che lasci la città senza aver percorso a piedi o in bicicletta il ponte di Brooklyn o averlo almeno osservato da lontano; lungo il percorso riservato a pedoni e ciclisti ci si perde in una vista davvero spettacolare: arrivando da Brooklyn si distinguono in lontananza i grattacieli di Lower Manhattan, mentre dalla parte opposta si vede lo skyline di Brooklyn con le sue case in mattoncini; tutt’intorno scorrono le acque dell’East River, solcate dai traghetti e dai water taxi che accompagnano i turisti a vedere il ponte da un’altra prospettiva.

La storia del Ponte di Brooklyn non è stata priva di difficoltà e disavventure, ma per tutto il mondo resta un’opera di ingegneria innovativa e straordinaria se si considera l’epoca in cui è stato costruito.

La costruzione

Correva l’anno 1869 quando furono iniziati i lavori di costruzione del ponte che avrebbe unito quelle che allora erano due città distinte, ma le disgrazie arrivarono ancora prima di questa data: l’ingegnere John A. Roebling, che aveva progettato il ponte, si schiacciò un piede mentre prendeva le misure; costretto ad un’amputazione, morì di tetano poche settimane dopo. Ma non fu l’unica vittima del ponte: tra i 20 e i 30 operai morirono in corso d’opera e altri subirono ferite gravi e paralizzanti, tra cui anche il figlio di Roebling, subentrato al posto del padre.  Nonostante tutto i lavori proseguirono e il ponte fu inaugurato con una grande cerimonia il 24 maggio del 1883: il governatore di New York, il presidente americano e altri politici marciarono sul ponte accompagnati dalla banda militare e furono organizzati anche fuochi d’artificio, discorsi pubblici e spettacoli. Ma i festeggiamenti durarono poco perché a solo una settimana dall’inaugurazione si verificò un’altra tragedia: 20.000 persone stavano passeggiando sul ponte quando per un falso allarme sull’imminente crollo del ponte dilagò il panico e 12 persone persero la vita schiacciate dalla folla.

Ovviamente quando aprì il Ponte di Brooklyn era attraversato principalmente da pedoni e carrozze, ai quali veniva richiesto un pedaggio che variava da 5 a 10 cent. Il pedaggio venne definitivamente eliminato alla fine del 1800 e così è rimasto fino ad oggi.

Il ponte divenne presto un’icona della città e ispirò numerosi artisti, da Georgia O’Keeffe a Andy Warhol, scrittori, fotografi, poeti e musicisti; tante sono anche le scene di film che hanno come sfondo il ponte, da Spiderman a Godzilla.

Le caratteristiche

Le misure del ponte sono davvero impressionanti: la lunghezza totale è di quasi 2 km, mentre la distanza tra le due torri è di 486 metri, numeri che rendono il Ponte di Brooklyn il ponte sospeso più lungo al mondo.

Le due torri gotiche sono l’attrazione principale del ponte e raggiungono un’altezza di quasi 85 metri; nella prima torre gotica del ponte avrete modo di vedere una targa in bronzo che riporta la dicitura “Erected by the cities of New York and Brooklyn.”, che ci ricorda l’originaria distinzione tra le città di Brooklyn e New York. Le torri sono amate anche dai falchi pellegrini, una specie che in passato era molto numerosa in America e che oggi è stata per fortuna strappata all’estinzione: 16 coppie hanno “scelto” di vivere a New York e le torri del ponte sono uno dei luoghi preferiti per fare i nidi.

Dagli anni ’50 il ponte conta 6 corsie riservate alle macchine, mentre è proibito l’accesso a treni, autobus e mezzi commerciali che in passato circolavano sul ponte. Le corsie al centro ospitano oggi il percorso pedonale e la pista ciclabile.

Passeggiare sul Ponte di Brooklyn

Il ponte è accessibile 24 ore su 24 e benché la visuale sia splendida ad ogni ora del giorno, il tramonto e l’alba sono momenti particolarmente suggestivi. Se optate per la sera soffermatevi a guardare la città e le sue principali attrazioni, che si accendono preparandosi alla lunga notte della Grande Mela e poi una volta arrivati alla fine della passeggiata sostate ad osservare il ponte illuminato.

Ma prima di cimentarvi nella camminata tenete a mente alcuni dettagli: a qualunque ora del giorno e in qualsiasi stagione sul ponte c’è molta corrente perciò munitevi di un foulard o una giacca a seconda del periodo e comunque evitate i giorni in cui c’è troppo vento perché sul ponte la potenza è maggiorata! Mettete in conto almeno un’ora di passeggiata per ogni direzione camminando a passo lento e considerando anche il tempo necessario per scattare qualche foto e gustarsi il panorama; indossate scarpe e abiti comodi: lasciate i tacchi in hotel! In estate proteggetevi dal sole, con occhiali, un cappellino e crema ad alta protezione, ma in ogni caso controllate sempre le previsioni meteo: in caso di tempo instabile portate un ombrello o una giacca antipioggia per non rischiare di venire colti alla sprovvista dal temporale nel bel mezzo della passeggiata! Se viaggiate con dei bambini attrezzatevi con passeggini o biciclette nel caso in cui si stancassero durante la passeggiata; fate attenzione e tenete d’occhio i piccoli per evitare che invadano le corsie destinate ai ciclisti che solitamente sfrecciano a tutta velocità. Il ponte è molto sicuro anche di notte perché fino alle 23:00 si registra sempre un’elevata affluenza di pendolari e turisti.

Se ve la sentite potete percorrere il ponte in entrambe le direzioni oppure sceglierne una sola e poi spostarvi in metro. Il tratto migliore è quello che parte da Brooklyn perché quando vi trovate a metà circa si spalancherà davanti a voi Manhattan in tutto il suo splendore, ma nel caso voleste partire da Manhattan potete arrivare a metà e poi voltarvi e tornare indietro. È difficile descrivere l’emozione che si prova osservando i contorni della città dal ponte, con la distesa di grattacieli che sembra non finire mai e il luccichio del sole che si riflette sulle acque dell’East River. E pur essendo sempre lo stesso panorama, cambia volto a seconda dell’ora del giorno, infondendo un senso di energia al mattino quando la città si sveglia, gli impiegati sfrecciano in bicicletta e gli sportivi si dedicano al jogging, mentre alla sera si lascia spazio al romanticismo e al relax con le coppie che ammirano il tramonto dietro i grattacieli, affiancate da chi fa ritorno tranquillamente a casa. Divertitevi ad individuare le principali attrazioni: camminando sul ponte vedrete la Statua della Libertà, gli edifici di Wall Street, i ponti vicini, tra cui il Manhattan Bridge, Governors Island ed Ellis Island.

Alcune curiosità

Accanto alla Manhattan Tower potete vedere i “lucchetti dell’amore lasciati dalle coppie che poi gettano le chiavi nell’East River.  Ogni tanto però le autorità li rimuovono.

Sulla Brooklyn Tower potete vedere una targa dedicata a Emily Roebling: dopo che gli uomini della sua famiglia erano morti nella costruzione del ponte, fu lei a concludere il lavoro al loro posto.  Uno degli ancoraggi del ponte dal lato di Manhattan si trova nel punto in cui sorgeva la Osgood House, la prima residenza presidenziale in cui visse anche George Washington.

Da dove accedere al ponte

Per chi parte da Manhattan si può arrivare in metropolitana fino alla stazione di Brooklyn Bridge/City Hall (linee 4, 5, 6) o alla stazione di Chambers St. (linee J o Z). L’accesso al ponte si trova proprio di fronte a queste due stazioni, tutto ciò che dovete fare è attraversare la strada, ma vedrete che vi basterà semplicemente seguire la folla!

Per chi invece decide di accedere da Brooklyn, la passeggiata si raggiunge tramite una scalinata da Prospect Street, tra Cadman Plaza East e West, oppure all’incrocio tra Tillary St. e Adams Street. In quest’ultimo caso potete arrivare vicino all’incrocio in metropolitana; ci sono varie linee disponibili: con le linee A o C è più comodo scendere alla fermata di High Street e da qui raggiungere il ponte con una breve passeggiata seguendo i cartelli. Fate attenzione all’incrocio che precede l’ingresso al ponte perché solitamente è molto trafficato e spesso ci sono dei lavori in corso. In alternativa potete sempre spostarvi da una sponda all’altra in Water Taxi.

Tour guidati

Esistono numerosi tour guidati a piedi gratuiti che permettono di passeggiare sul ponte e conoscerne meglio la storia. Chi possiede uno dei pass turistici di New York ha diritto ad un tour a piedi o in bici gratuito.

Approfittate della passeggiata sul ponte per visitare la zona di Brooklyn che si estende al termine del ponte, chiamata Dumbo. Qui trovate anche il Brooklyn Bridge Park, una tranquilla area verde da cui potete avere un’ottima visuale del ponte. Se dopo tutto questo camminare vi viene fame fate un salto da Grimaldi, la pizzeria più famosa di New York, o gustatevi un gelato alla Brooklyn Ice Cream Factory.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Ponte di Brooklyn

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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