Orario di lavoro in Giappone

Molti pensano che i giapponesi lavorino molto, ai limiti dell’umano, ma è realmente così? In questo articolo vi spiego varie cose sull’orario di lavoro in Giappone.

Statistiche

Secondo le statistiche dell’OECD i lavoratori giapponesi lavorano in media 1729 ore l’anno, gli italiani 1734 ore, mentre per esempio i coreani 2100 ore l’anno.
Ne risulta quindi che i giapponesi lavorino come gli italiani, anzi un filo meno.
Come sempre però le statistiche non vanno prese alla lettera. In Giappone infatti molte delle ore di straordinario non vengono conteggiate, e talvolta nemmeno pagate (lo spiego sotto).

Osservare le masse

Se credete che i giapponesi lavorino tanto, andate in zone dove ci sono società ed uffici, per esempio a Shimbashi (Tokyo), ma non solo. La mattina tra le 8 e le 9:30 vedrete una marea di gente che arriva in stazione e va verso gli edifici delle varie società, poi per varie ore vedrete poca gente in giro e intorno alle 17-18 tutti ritornano in stazione perché hanno finito di lavorare.

Ne consegue che queste persone stanno lavorando 8-9 ore al massimo, che è l’orario normale in Giappone, ma ovviamente non è per tutti così, ci sono moltissime persone in Giappone che lavorano oltre 60 ore a settimana.

In Italia

Quando si pensa ai giapponesi super-lavoratori si osservano solo quelli che lavorano 60 ore a settimana, quando si pensa agli italiani “fannulloni” si pensa a chi è in uffici pubblici e secondo molti “fa finta di lavorare” per poche ore al giorno.
In realtà vi faccio notare che in Italia ci sono categorie di persone per le quali lavorare 50-60 ore a settimana è la normalità. Chi è proprietario un negozio in Italia, oltre alle 8-9 ore al giorno deve arrivare in anticipo per sistemare le cose, fermarsi dopo la chiusura, aprire la domenica durante le festività ecc. E non mi riferisco a negozi che fatturano milioni di Euro, ma anche a semplici realtà fatte da persone umili ma concrete. Ci sono commercianti e liberi professionisti in Italia che guadagnano tantissimo, ma anche molti che fanno orari disumani per poter arrivare alla fine del mese con uno stipendio del tutto normale. Anche in Italia quindi abbiamo persone che lavorano tanto.

Lavoro significa lavoro

Quando un giapponese lavora, lo fa con costanza, senza troppe pause ne distrazioni e impiega tutte le proprie energie per fare al meglio quello che sta facendo. Non ci sono diecimila pause caffè, battute coi colleghi, internet “abusivo” in ufficio, timbrare il cartellino per poi uscire a fare la spesa e altre cose che abbiamo in Italia.
La produttività di un giapponese è ben superiore a quella di un italiano, perlomeno in linea teorica.

Categorie di lavoratori

Ci sono lavori in cui dopo 8-9 ore si finisce, ed altri in cui il lavoro continua ad oltranza, come per esempio nel caso degli autisti e corrieri, infermiere, professori ecc. Quando parlate con un giapponese quindi non fatevi un’idea generica su tutto il Paese conoscendo un singolo caso.

Attaccamento all’azienda

Noi italiani siamo invidiosi dell’azienda per cui lavoriamo e facciamo i conti in tasca al capo. I giapponesi sono attaccati con l’anima all’azienda per cui lavorano e non è raro fermarsi in ufficio ben oltre l’orario standard. La produttività cala drasticamente ovviamente, ma non vogliono andarsene perché hanno un grande senso del dovere.

Straordinari non pagati

Un lato negativo è che non sempre gli straordinari sono pagati al 100%. Anche in Italia succede, ma in Giappone è una prassi abbastanza comune tra i dipendenti di “donare” alcune ore senza farsi pagare.

Sera coi colleghi

La sera ovunque ci sono gruppi di impiegati che mangiano e bevono fino a tardi. I rapporti con i colleghi sono importanti in Giappone, ma tutte queste ore vengono di fatto “rubate” ai rapporti che le persone hanno con la propria famiglia. Cioè invece di essere a casa alle 19, spesso si torna alle 23 perché ci si è fermati in un izakaya a bere qualcosa coi colleghi.

Weekend non liberi

Nei fine settimana spesso le aziende organizzano incontri con i lavoratori e le loro famiglie. Sono “facoltativi”, ma in realtà tutti ci vanno perché è un obbligo morale. Vengono organizzate mini-gite, incontri all’aria aperta ecc. Il tutto è per socializzare, ma in realtà per molti è decisamente una rottura.

4 giorni a settimana

La catena di negozi di vestiti UNIQLO ha introdotto per commessi e dipendenti la possibilità di fare 10 ore al giorno per 4 giorni a settimana, ed avere quindi 3 giorni liberi. E’ una proposta che è piaciuta subito a molti.

Trasporti

Nelle grandi città in Italia è normale farsi 1 ora di auto o anche di più per andare al lavoro, mentre nelle città di media grandezza tutto ciò non succede. A Tokyo è molto comune passare 2-3 ore al giorno sui mezzi pubblici e questo ovviamente incide sul tempo libero dei lavoratori.

Morte da troppo lavoro

Molte persone in Giappone muoiono perché lavorano troppo e in determinati casi sono previsti indennizzi alla famiglia. Leggete l’articolo sulla morte per troppo lavoro, che in giapponese si dice karoshi. 

Ferie

I dipendenti hanno giorni di ferie previsti per legge, ma non ci si aspetta che un dipendente prenda ferie, e comunque se succede, raramente è per più di 4-5 giorni consecutivi.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).