New York a piedi

Molti pensano che a Manhattan sia più comodo spostarsi in metro o in autobus, ma la realtà è piuttosto differente: la Grande Mela è una città che si presta anche ad essere esplorata a piedi ed è uno di quei luoghi belli da “vivere in strada”. Solo così infatti si possono scoprire angoli nascosti, visitare i quartieri assaporando al meglio l’atmosfera della città. E non solo questo: a volte capita di assistere a spettacoli di artisti di strada o imbattersi in bancarelle di ottimo street food che spostandovi in metro non avreste mai visto. Inoltre, a differenza di altre grandi città americane, Manhattan non è molto estesa come larghezza, bensì come lunghezza, ma se si considera che la maggior parte dei turisti si limita alla zona che va da Central Park a Lower Manhattan, allora le distanze si riducono ulteriormente e non è così difficoltoso cimentarsi in una bella camminata dal polmone verde a Battery Park se si ha un po’ di tempo a disposizione. Il fatto poi che le strade siano numerate rende facile l’orientamento, fatta eccezione per la parte meridionale dove invece le vie hanno dei nomi. E ci sono poi alcuni luoghi in cui girare a piedi è “obbligatorio”: i quartieri come il Greenwich Village, Soho e Little Italy, che hanno dimensioni molto ridotte, si possono apprezzare solamente sulle due gambe perché  la loro attrattiva principale sono i negozietti artigianali e vintage, i ristorantini e le pasticcerie e solo in questo modo è possibile fermarsi a curiosare tra le vetrine e ad assaggiare le specialità gastronomiche; lo stesso discorso vale anche per alcune attrazioni come il Ponte di Brooklyn: è vero che si può fare anche in bicicletta, ma sulle due ruote è più complicato fermarsi ad ammirare il panorama e scattare delle foto perché dovete tenere presente che sulla pista ciclabile sfrecciano a tutta velocità anche i pendolari newyorchesi e quindi bisogna fare attenzione quando si vuole sostare: è bene non fermarsi di colpo e fare attenzione ai ciclisti che arrivano da dietro. A volte poi spostarsi a piedi diventa obbligatorio anche per il semplice fatto che quasi tutte le linee della metro, ad eccezione della 7 e della L, sono concepite per attraversare la città da nord a sud, quindi ipotizzando che dobbiate raggiungere una stazione situata in una via parallela a quella in cui siete scesi a volte è volte più conveniente fare il tratto a piedi piuttosto che arrivare fino alle stazioni di cambio, perché vorrebbe dire dover prolungare il tragitto oppure tornare indietro.

Muoversi a piedi significa anche  avvicinarsi maggiormente allo stile di vita locale proprio perché i newyorchesi camminano molto (o meglio corrono) perché in primo luogo, come scoprirete presto, sono tipi molto pratici: a New York bar, ristoranti, lavanderie, farmacie, ecc. si trovano praticamente in ogni strada e quindi è molto più facile arrivarci a piedi piuttosto che prendere la macchina e cimentarsi nell’impossibile impresa di trovare un parcheggio; in secondo luogo la maggior parte dei newyorchesi una macchina non la possiede proprio poiché i costi dei parcheggi sono troppo alti e muoversi nel traffico è un vero incubo di cui è possibile fare a meno, considerato l’efficiente e rapido sistema di trasporti pubblici attivi 24 ore su 24.

Senza contare poi che muoversi a piedi è anche un ottimo modo per restare in forma e “smaltire” le calorie in eccesso assunte con grandi scorpacciate di hamburger, cookies e muffin; così non vi sentirete troppo in colpa e potrete digerire più facilmente. Ovviamente quando vi spostate a piedi indossate scarpe comode e considerate anche le condizioni climatiche: in estate, soprattutto nelle ore centrali della giornata, potrebbe fare molto caldo quindi è meglio organizzare l’itinerario in modo da camminare al mattino presto o in serata e tenere sempre a portata di mano dell’acqua. Per facilitarvi vi suggerisco di organizzare l’itinerario in modo da visitare nello stesso giorno le attrazioni situate nella stessa zona.

Ma quando si passeggia a piedi è bene ricordarsi che esistono delle regole non scritte che tutti i newyorchesi rispettano e che è importante imparare se non si vuole ricevere insulti o essere spintonati dai passanti.

Come muoversi a piedi

Per strada

I newyorchesi si riconoscono dal passo sicuro e spedito: non ci sono tentennamenti, fermate improvvise e camminate a zig zag. Si prosegue diritto, con sorpassi veloci e mantenendo la giusta distanza dalle altre persone. Se intralciate o urtate una persona chiedete gentilmente scusa e se siete indecisi sulla direzione fermatevi in un angolo e controllate la mappa, ma non restate al centro del marciapiede o del binario della metro.

Un altro indizio che aiuta a distinguere i pedoni newyorchesi dai turisti è il modo in cui attraversano la strada: i primi non si curano della presenza di strisce pedonali e non rispettano il semaforo, ma danno semplicemente un’occhiata in entrambe le direzioni e se non arrivano macchine attraversano. Inutile dirlo che già a partire dal secondo giorno vi verrà spontaneo imitarli, perciò ricordatevi di fare attenzione e di guardare su ogni lato della strada, anche nei viali a senso unico, e non tentennate: nel momento in cui decidete di attraversare con il rosso fatelo in fretta perché le auto, e soprattutto i tassisti, non rallentano e non si fermano e non credo vogliate terminare la vacanza in ospedale. Se viaggiate in inverno, date la preferenza ad una giacca antipioggia piuttosto che girare con l’ombrello, che potrebbe essere difficolto soprattutto nei viali affollati come Times Square. Se optate per l’ombrello prendetene uno di dimensioni contenute e tenetelo in basso in posizione diagonale, dietro il capo o di lato. Lo stesso discorso vale per le borse degli acquisti, gli zaini e le valigie: cercate di camminare su un lato della strada evitando così di andare a sbattere contro gli altri pedoni; in metro portate borse e zaini sul davanti e se avete le valigie posizionatevi in fondo al vagone in modo da non essere d’intralcio quando gli altri passeggeri devono scendere o salire.

In metro

Spesso scendendo dal vagone della metro troverete più uscite che danno su strade diverse: informatevi in anticipo su quale via dovete prendere e quando la metro rallenta all’avvicinarsi della fermata date un’occhiata ai cartelli, evitando così di intralciare i passanti sul binario mentre cercate di capire quale uscita prendere.

Ogni scala mobile si suddivide idealmente in due sezioni: a destra si posizionano coloro che si lasciano trasportare dalla scala mobile, lasciando così spazio sulla sinistra a chi è di fretta e preferisce salire gli scalini. Lo stesso vale sulle scale tradizionali, dove ci sarà chi corre e chi invece sale con tutta calma su un lato; guardate davanti a voi se qualcuno scende o sale nel senso opposto e  se sbagliate direzione e dovete tornare indietro non fermatevi a metà scalinata, ma arrivate fino in fondo e attendete che la folla sia passata.

Le distanze

Il tempo impiegato per spostarsi a piedi dipende dalla direzione in cui dovete andare, perché la larghezza degli isolati cambia a seconda che ci si diriga verso nord/sud o a ovest/est. Tenete presente che ogni 10 strade in senso verticale (verso nord o sud), che solitamente corrisponde ad una fermata di metro, corrispondono a circa 800 metri. Diverso è se invece dovete andare da est a ovest: in questo caso gli isolati sono più ampi e 6 di essi corrispondono a circa 800 metri. Verso est invece gli isolati sono più ristretti. Tenete presente che la Fifth Avenue taglia in due Manhattan dividendo la parte orientale da quella occidentale e ciò si riflette anche sul nome delle vie che prendono una W (West) o una E (East) di fronte al numero e questo vi aiuta ad orientarvi.

Come già anticipato esistono però delle eccezioni, ad esempio quartieri come il Greenwich Village e le zone più antiche di Manhattan e in questo caso una mappa è indispensabile, ma si tratta comunque di quartieri piccoli quindi non si impiega molto tempo ad esplorarli.

Central Park è invece lungo circa una decina di chilometri e anche se visitarlo a piedi è sicuramente più bello, non sempre si ha a disposizione il tempo sufficiente ad esplorarlo tutto perciò molto spesso si ricorre al noleggio di biciclette.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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