Museo di Shitamachi

Situato sulle rive del lago di Shinobazu, all’interno del parco di Ueno, il Museo Shitamachi è dedicato alla cultura tradizionale di Tokyo e nasce come realtà finalizzata alla conservazione e trasmissione della cultura Shitamachi (da “shita” che significa “giù” e “machi” che significa “città”). Shitamachi, traducibile dunque come “città bassa”. Nonostante non fosse una zona povera, era abitata prevalentemente dalle classi considerate inferiori, tra cui artigiani, pescatori, marinai e mercanti, ed era il centro di produzione di molti manufatti del periodo Edo, oltre ad essere un popolare luogo di intrattenimento. Tutto ciò che resta della vecchia Shitamachi è oggi visibile in alcune parti di Tokyo, per esempio Taito.
La zona aveva inoltre un’altissima densità di popolazione, che portò alla realizzazione di case popolari denominate “Nagaya“, abitazioni in legno costruite le une vicine alle altre.

Nel 1868 la zona fu ribattezzata Tokyo e la città iniziò ad essere interessata da interventi di ammodernamento; eventi devastanti colpirono duramente l’area, come il forte terremoto del 1923 e la distruzione connessa ai conflitti della seconda guerra mondiale. Gli anni ’60 videro pertanto un boom di ristrutturazioni, anche in vista delle Olimpiadi del ’64. Gli abitanti cominciarono a perdere interesse per il loro patrimonio culturale per cercare di migliorare il proprio stile di vita fino a quando, nel 1970, un movimento per la tutela del territorio fece rinascere la cultura Shitamachi. Grazie a donazioni di mobili e oggetti d’epoca fu così inaugurato il Museo Shitamachi , il 1 ° ottobre 1980.

Il museo si pone l’obiettivo di ricordare e raccontare la città attraverso manufatti originali, così come si presentava prima di diventare la Tokyo moderna.

Informazioni e mappa

Nome: Museo Shitamachi

Nelle vicinanze:

La stanza di un karaoke Pasela.A 54 metri
L'ingresso di un negozio Tsutaya.A 95 metri
Bignè alla crema, di Beard Papa,A 119 metri
Sushi misto da Sushi Zanmai.A 127 metri
Dolci a buffet al ristorante Sweets Paradise.A 132 metri
Vetrina con donut in vendita da MIster Donut.A 142 metri

Le aree espositive

L’area espositiva del museo permette di assaporare il piacere di entrare in un mondo scomparso, quello di Shitamachi perfettamente riportato in vita in questo museo, grazie ad eloquenti ricostruzioni che raccontano la vita di modesti artigiani come i confettieri, i fabbricanti di zoccoli e i lavoratori del rame.
Nonostante le ridotte dimensioni, il museo è ricco di materiale espositivo.
Il piano terra ospita una casa mercantile, un laboratorio artigianale e un negozio di dolciumi. A destra dell’ingresso c’è la replica a grandezza naturale della casa di un mercante, dove si producevano e vendevano i tipici zoccoli di legno in stile giapponese. A sinistra si trova la replica di una piccola casa popolare condivisa da due famiglie, ciascuna delle quali gestiva un negozio. Una delle due famiglie è composta da madre e figlia, venditrici di dolci, mentre l’altra è rappresentata da un ramaio che vive e lavora nello stesso luogo. Ognuno di questi tre ambienti contiene oggetti e arredi originali, usati un tempo dagli artigiani di Shitamachi. Tutti gli oggetti esposti sono stati spontaneamente donati e rappresentano utensili effettivamente utilizzati dai proprietari originali durante il periodo Taishō (1912-1926), tra i quali si può ammirare una vecchia cabina telefonica dell’epoca. Nella maggior parte dei casi, il visitatore può interagire direttamente con gli oggetti esposti, per avere un contatto diretto e vivere a pieno l’esperienza di un passato che non c’è più.
Il secondo piano è composto da un insieme più variegato di mostre: giocattoli, bambole, foto, utensili da cucina, giochi da tavolo, giochi di carte e varie mostre legate a festival e altri eventi, tra cui un dispaly relativo al “The Shouchiku Review”, una compagnia teatrale musicale tutta al femminile. Si può ammirare inoltre l’ingresso di un bagno pubblico (Sento) donato dal proprietario originale.
Tutto il materiale è perfettamente illustrato attraverso appositi opuscoli liberamente consultabili.

Come arrivare

Per arrivare al museo bastano dieci minuti a piedi dalla stazione JR di Ueno, verso il lago Shinobazu.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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