Matrimonio in Thailandia

Sia che lo vogliate sapere solo per curiosità, sia che lo vogliate sapere perché, visitando la Thailandia, avete conosciuto una ragazza e volete sposarla, sia che stiate cercando un’idea originale per il vostro grande giorno e state pensando a celebrarlo in una nazione straniera, vi spiegherò ora i vari passaggi del matrimonio in questo paese. Prima di tutto c’è da dire che in Thailandia consiste in due parti: quella legale, ossia quello civile,  e quella cerimoniale religiosa e si svolgono separatamente.

Matrimonio legale

Il matrimonio civile in Thailandia si può celebrare in qualsiasi Amphur Thai (ossia un ufficio di anagrafe civile) nazionale. Si tratta di  un ufficio governativo che si occupa di registrare qualsiasi tipo di atto, sia che uno\a straniero\a sposi una\un thailandese, sia  che la coppia sia straniera e decida di sposarsi in Thailandia. I certificati  rilasciati dall’ Amphur Thai hanno valore legale per le autorità della Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna, Russia, Australia, Stati Uniti, Canada e probabilmente molti altri paesi. In realtà, non si conoscono allo stato attuale nazioni che non riconoscano il valore legale dell’unione sancita qui. Il certificato di matrimonio è in lingua thailandese.

Coppie non thailandesi

La Thailandia  è recentemente diventata un meta abbastanza popolare per celebrare  il proprio matrimonio in maniera inusuale. Pochissime formalità , veloce, facile da organizzare e poco costoso, questi i motivi principali per cui sempre più stranieri scelgono questo paese per il giorno del sì.  Il servizio completo viene a costare meno di mille dollari.  Anche le coppie non thailandesi possono richiedere di sposarsi con il rito tradizionale, con la cerimonia di benedizione nel tempio buddista.

Cosa serve

Per sposarsi in Thailandia, oltre ai passaporti, una coppia deve fornire una prova che  sono entrambi single e liberi di sposarsi. Servirà quindi una dichiarazione legale o una dichiarazione giurata ottenuta presso  la propria ambasciata a Bangkok. Alcune ambasciate possono richiedere una prova del vostro stato civile al paese d’origine. Se in precedenza siete stati sposati, sia che abbiate divorziato sia che siate vedovi, avrete bisogno dei certificati originali. Tutti i documenti devono essere tradotti in tailandese e le informazioni non veritiere sono sanzionate dal ministero degli Affari Esteri della Thailandia.

Cosa fare

Una volta celebrato il matrimonio civile va registrato perché abbia effetto ovunque ma tranqullizzatevi, la procedura non è troppo complicata. Il responsabile dell’Amphur vi dirà nel dettaglio tutti i certificati che dovrete produrre. Una volta ottenuti e presentati avrete in pochissimo tempo l’atto di matrimonio. Il fatto che sembri così semplice però  non deve farvi agire con leggerezza: se avete dei dubbi sarà meglio che vi rivolgiate ad esperti in materia (ci sono anche siti internet dedicati a questo argomento). Vi sapranno consigliare -o si metteranno loro stessi a disposizione- sul modo migliore per la preparazione di tutta la parte burocratica, compresa la traduzione e l’autenticazione di tutti i documenti richiesti.

Quanto costa?

Se volete registrare il vostro matrimonio in Thailandia, vi sorprenderà sapere che non è un servizio molto caro: per le coppie miste (cioè uno straniero che sposa una donna tailandese ) è all’incirca di 500 dollari più o meno. Se deciderete di stipulare un  accordo prematrimoniale sappiate che è vincolante non solo per la legge thailandese, ma anche per altri paesi con sistema giuridico  anglo-americano, perché  viene visto come un contratto tra due adulti consenzienti. I termini del matrimonio sono decisi dalle leggi dello Stato in cui i coniugi vivono, a meno che non hanno deciso diversamente nell’accordo prematrimoniale . In Thailandia firmare un preliminare prima di sposarsi sta diventando una pratica abbastanza comune, dal momento che, sulla base del diritto di questo paese, non solo impedisce imprevisti o conseguenze indesiderate, ma può anche comportare privilegi a volte piuttosto rilevanti. Molte ragazze thailandesi però, dopo il rito civile, per rispetto della tradizione, vogliono celebrare anche quello secondo i canoni buddisti che, sicuramente, è molto più interessante, da un punto di vista della cerimonia.

Matrimonio tradizionale

Se sceglierete di avere questo tipo di cerimonia, ed quella che i locali, specialmente le ragazze, scelgono perché lo considerano il vero matrimonio) non avrete alcun obbligo di presentare documentazione allo Stato. Viene seguito un rituale buddista ma non è una cerimonia religiosa in senso stretto come potrebbe essere per noi occidentali. Per cui anche se non siete buddisti, non preoccupatevi, potrete comunque seguire questo rito. Attenzione però: questo matrimonio non ha effetti civili. Dovrete farlo registrare all’Amphur Thai.

Differenze da posto a posto

Non esiste un unico modo di celebrare un matrimonio tradizionale thailandese, ma i vari rituali vengono mantenuti in vita tenacemente da ogni comunità. Ci possono essere molte variazioni nella cerimonia di base, che può essere più elaborata o più semplice. Dipende da come gli sposi (e le loro famiglie) vogliono che sia. Le tradizioni  poi variano in base ai luoghi: un matrimonio nel sud della Thailandia (per esempio, Phuket) può essere molto diverso da quello celebrato nel nord. O  per esempio in alcune zone rurali  e nei villaggi più isolati  non inseriscono più nel rito alcune delle vecchie abitudini, come ad esempio ‘la preparazione del letto nuziale’ (ne parlerò in seguito). Come dicevo prima, la cerimonia di nozze Thai è essenzialmente non-religiosa, nonostante il fatto che possano essere presenti i monaci buddisti. Ciò si nota infatti dal fatto che gli sposi non pronunciano voti o promesse, però rispettano  una grande quantità di atti simbolici che servono ad assicurare loro la buona fortuna per la loro futura vita a due.

Organizzare il matrimonio tradizionale

Prima di tutto, per garantire un matrimonio felice e prospero, la coppia deve stare ben attenta a sposarsi in un giorno considerato di buon auspicio. E’ un affare molto importante e le famiglie lo prendeno molto sul serio, tanto da recarsi a consultare gli astrologi perché prevedano il momento più favorevole, quando le stelle danno segni di “compatibilità” con il grande evento. Decisa la data, si entrerà rapidamente nel vivo della cerimonia, senza tanti preamboli. Se i due promessi non l’hanno già fatto- non sempre in Thailandia lo si fa  prima del matrimonio- prima del grande passo, nello stesso giorno le famiglie celebreranno la cerimonia di fidanzamento (di solito si fa per praticità e per risparmiare denaro). La notte prima delle nozze molte coppie osservano la tradizione buddista di rendere omaggio agli antenati della sposa. La cerimonia è molto semplice e viene celebrata indossando gli abiti di tutti i giorni.

In piedi all’alba

Ma vediamo in cosa consiste il rituale di matrimonio tradizionale. Ci si alza ben presto al mattino, alle 6 infatti i monaci si recano a casa dei futuri sposi. Cantano e recitano preghiere, mentre viene posta una candela accesa in una ciotola di acqua. Questa acqua verrà poi utilizzata per benedire la coppia, insieme alla pasta bianca contenuta in una ciotola benedetta con cui i monaci ungeranno la fronte degli sposi. Dopo questo rituale, la famiglia offrirà loro cibo e li lascerà soli: è tradizione infatti che i monaci consumino in solitudine il pasto e finchè non avranno finito, nessun altro nella casa potrà mangiare.  Dopo la colazione, i monaci intoneranno di nuovo i loro canti e il più anziano tra loro benedirà la coppia e tutti i presenti con l’acqua santa. Solo allora potranno tornare al tempio. In alcuni casi è la coppia a recarsi al luogo sacro, ma comunque dovrà offrire cibo e donazioni in denaro. Se i monaci sono presenti (saranno in numero dispari: 3, 5, 7 o 9 ), i vassoi  saranno in genere collocati davanti a loro, in modo che ognuno riceva anche le buste contenenti le donazioni. Questa cerimonia  della benedizione viene comunemente chiamata “Rendere merito” (tale merito si acquista attraverso le donazioni ai monaci. I buddisti credono che ciò garantirà una vita d’amore. Se poi lo sposo farà una generosa elargizione al tempio locale in nome dei genitori della sposa dimostrerà in questo modo il rispetto per loro), ma i due  possono assolvere a questo rituale anche restituendo la libertà ad animali in cattività, uccelli  in gabbia, pesci o tartarughe.

La cerimonia

Prima regola: vietato fare tardi. E questa sarà probabilmente l’unica occasione in cui vedrete i thailandesi arrivare in orario ad un evento. I tempi della cerimonia buddista sono stabiliti per ingraziarsi la fortuna e quindi inizierà in un momento di buon augurio come alle 9.09 (9 è un numero fortunato in Thailandia). Gli invitati ce la metteranno tutta per rispettare l’ora propizia agli sposi. Saranno sicuramente più rilassati per il ricevimento serale: infatti basta solo l’invito orale. Per partecipare alla cerimonia non è importante essere buddisti e anche se saranno presenti i monaci questo non darà un carattere religioso alla festa e gli sposi non acquisteranno nessuno status legale con questo matrimonio. Dovranno registrarlo se vogliono che lo abbia, anche se molte donne, soprattutto quelle più benestanti, preferiscono non farlo, perché perderebbero importanti diritti civili acquisiti.

Il corteo

Ed eccoci ad un momento molto importante. Tradizionalmente la famiglia dello sposo discute con la famiglia della sposa l’ammontare della dote, chiamata sinsod, e come deve essere pagata.  Una volta concordato, lo sposo e la sua famiglia formano un corteo per consegnare il ‘khan maak man’ ( “i doni per l’impegno”) su  speciali vassoi alla famiglia della sposa. Anticamente il corteo raggiungeva a piedi la casa della promessa. Ora  la processione avviene lo stesso giorno del matrimonio e parte dietro l’angolo.  Il corteo è un momento molto divertente, accompagnato da musicisti e gente che suona tamburi tradizionali e balla in strada. Quando la famiglia dello sposo raggiungere la casa della sposa, il giovane può trovarsi la strada sbarrata da porte simboliche o cancelli.

Aprire i cancelli

Questo è un altro momento molto divertente della cerimonia chiamato ‘sanuk’ , e lo sposo viene un po’  messo alla berlina, tra le risate generali, da amici e conoscenti.  Quando la processione arriva, la sposa deve rimanere in casa. Lo sposo avrà il compito di farsi aprire tutti i cancelli che troverà sul suo cammino per arrivare da lei e il modo per farlo è dimostrare di essere  è degno e finanziariamente in grado di prendersi cura di sua sposa. Il numero di porte o cancelli può variare da regione a regione, ma in genere ce n’è  uno d’ oro e argento, rappresentato da una cintura o da un nastro tenuto alle estremità  da due membri femminili della famiglia della sposa. Il cancello d’argento è conosciuto in Thai come ‘pratoo Ngoen’ e la porta d’oro come ‘pratoo tong’. Per aprire il cancello, lo sposo deve essere in grado di fornire un ‘chiave’ e questa è rappresentata da una busta contenente del denaro. Se ai guardiani del cancello la cifra sembrerà congrua, allora lo lasceranno passare e andare a quello successivo.  Ad ogni ostacolo la somma di denaro da consegnare sarà maggiore e intorno a lui crescerà il tifo degli invitati non appena ogni nuova porta si aprirà per lasciarlo passare. Quando finalmente non ci saranno più porte da “aprire”, la famiglia dello sposo presenterà i suoi regali alla famiglia della sposa, che tradizionalmente comprendono anche piante di banane e zucchero, che anticamente rappresentavano il nutrimento da dare al primo bambino nato.  Otre alle piante, il corteo porta anche cibo per gli antenati defunti, a dimostrazione del fatto non sono stati dimenticati e che sono parte di questa occasione gioiosa. I genitori dello sposo consegnano regali per la sposa e la sua famiglia (di solito catene d’oro o collane) e il sinsod,la dote  viene presentata per l’ispezione.

La dote

Questa faccenda della dote può costituire un problema se decidete di sposare una thailandese. La famiglia di lei se ne serve per valutare  lo stato finanziario, professionale, sociale e la reputazione del pretendente. Non esiste un valore prefissato,  la somma della dote è determinata da un lato dalla ricchezza percepita (e nel caso degli occidentali vengono sempre considerati benestanti dai thailandesi) del pretendente, e dall’altro lato dalle qualità della futura sposa: la sua bellezza, la personalità, istruzione e altri titoli, se è nubile o ha un figlio, e così via.  E’ piuttosto frequente negoziare la dote. Oggi molti genitori la devolvono alla coppia come regalo di nozze, altre non la richiedono, altre se la tengono. Tradizionalmente, il sinsod viene ricambiato dai suoceri. Il più delle volte, una parte del denaro viene utilizzato per pagare la cerimonia nuziale.

Il filo bianco

Allora, superati i cancelli e risolta la questione dei regali e della dote, i due sposi si presentano, in abiti tradizionali e con ghirlande di fiori intorno al collo, davanti ad un anziano, spesso un familiare, e si inginocchiano davanti a lui, le teste legate con un filo bianco diviso in due cerchi. A simboleggiare che la coppia è unita nel destino ma ognuno dei due è un individuo a se stante.  L’anziano versa acqua sacra sopra le mani della coppia. Lo stesso faranno anche gli ospiti, che metteranno anche un dono, di solito una busta di denaro, in un cesto. L’importo dovrebbe dipendere da status sociale. In cambio l’invitato riceverà un ricordino del giorno del matrimonio, prima che vengano scattate le foto di gruppo. Gli sposi siedono uno accanto all’altro, i polsi legati con fili bianchi impregnati di acqua santa, il vecchio dice cose di buon auspicio e benedice il matrimonio. A questo punto il filo viene strappato e chi dei due resta con il pezzo più lungo, secondo tradizione, è considerato quello il cui amore è più profondo.Tutti gli altri invitati legheranno i polsi di tutte le coppie presenti con i fili bianchi e questi braccialetti speciali verranno portati per 3 giorni, per beneficiare della buona sorte degli sposi.

Il ricevimento di nozze

La festa spesso inizia intorno alle 6 del pomeriggio, con la sposa e lo sposo che salutano gli ospiti al loro arrivo. Questi potranno trovare all’entrata un libro da firmare, ognuno potrà lasciare un pensiero per la nuova coppia, prima di offrire il proprio dono (di solito i soldi in una busta) e farsi fotografare con loro. Intorno alle 7  gli ospiti potranno finalmente sedersi e mangiare, ma circa 45 minuti o un’ora dopo, il maestro delle cerimonie, di solito un buon amico della sposa o dello sposo, o qualcuno assunto appositamente per l’evento,  presenterà la coppia ai presenti con un fiore di nozze. Ai matrimoni thailandesi vi è spesso un ospite d’onore e sarà chiamato a fare un breve discorso di auguri alla coppia. Può essere un parente della sposa o dello sposo o può essere qualcuno molto rispettato dalla comunità locale. Seguirà il brindisi e il taglio della torta nuziale che i due serviranno prima ai loro genitori, parenti anziani e l’ospite d’onore. Poi si mescoleranno agli ospiti per le foto. A questo punto, gli amici dello sposo potranno fare qualche brindisi prima di aprire le danze. La festa di solito si conclude alle 23, ma non è insolito che i festeggiamenti continuinino in qualche bar karaoke nei dintorni. La sposa e lo sposo saranno probabilmente invece esausti dopo una giornata così faticosa e lunga e avranno voglia solo di andare a dormire. Ma dovranno prima adempiere ad un altro rito.

Preparazione del letto nuziale

Ecco, questa è una cosa che dovete ricordare, se avete intenzione di sposare una donna thailandese. Altrimenti potreste anche avere un infarto. I due coniugi finalmente si ritirano nella loro suite per la luna di miele, ma, aprendo la porta, potranno  trovarsi davanti una sorpresa: seduti sul letto ad attenderli c’è una coppia di anziani! Per fortuna questo rituale non viene osservato ovunque, ma se dovesse accadere, non allarmatevi! I due vogliono solo augurarvi una lunga vita insieme come la loro e vi daranno tutti i consigli che riterranno utili per una serena vita matrimoniale. Inoltre potranno anche aver disposto, sul vostro letto, sacchi di riso, monete e altri oggetti simbolici, per propiziare fertilità e prosperità. Ma ricordatevi di lasciarli dove sono per 3 notti di fila! Comunque vi farà piacere sapere che non dovrete tenervi anche gli anziani sul letto per 3 notti!

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Marco Togni

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Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).