Mama-san

Il termine mama-san viene usato spesso quando si parla di vari tipi di locali in Thailandia, Giappone e in tutta l’Asia.
La mama-san è una donna che è il “capo” di un locale che può essere un bar, un go go bar, un nightclub, un bordello o altro. In questi tipi di locali che secondo la morale comune sono considerati di basso livello non è offensivo il termine mama-san. Diversamente, indicare con lo stesso aggettivo la proprietaria di un un ristorante rinomato è altamente offensivo.
La mama-san di solito in passato lavorava nel bar stesso o in strutture simili ma poi con gli anni ha perso la propria grinta e bellezza e quindi ha iniziato la carriera per così dire manageriale.
Se un cliente desidera trascorrere del tempo in privato con una delle ragazze presenti nel locale, oltre a dare alla ragazza un compenso per il suo tempo, è tenuto a pagare una bar-fine direttamente alla mama-san. I clienti che tornano più volte nello stesso locale cercano di avere buoni rapporti la mama-san, magari offrendole un lady drink, in modo da essere trattati al meglio.

Una curiosità è che in Giappone per indicare la mamma si usa la parola “okaasan“, ma alcuni bambini piccoli la chiamano “mama” in segno d’affetto e in modo colloquiale. La propria mamma o quella degli altri in Giappone però non va mai chiamata mama-san dato che è un nome che le mancherebbe di rispetto e che non centra nulla con il ruolo di madre.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).