Magnolia Plantation

Il paesaggio rurale del South Carolina è costellato di Plantation, antiche residenze di campagna che ancora oggi ci raccontano le vicende delle famiglie del sud attraverso le varie generazioni, ripercorrendo in questo modo anche la storia degli Stati Uniti.

Una delle plantation più visitate si trova nei pressi di Charleston: Magnolia Plantation, come suggerisce il nome, è famosa non solo per essere una delle residenze più antiche del South Carolina, ma anche perché vanta i giardini più belli del Paese. L’artista William Posey Silva li ha definiti “The Garden of Dreams”, ovvero i giardini dei sogni, e più volte ha ritratto questo luogo incantevole nei suoi dipinti, che oggi decorano le pareti della casa. Ma i quadri non rendono giustizia alla bellezza di questi giardini, perciò vale la pena visitare Magnolia Plantation per vederli con i propri occhi e conoscere gli “autori” di tale meraviglia: la famiglia Drayton.

Cenni storici

Era il 1676 quando Thomas Drayton e la moglie Ann fondarono Magnolia Plantation lungo le sponde del fiume Ashley; da quel momento la proprietà rimase nelle mani di questa famiglia per oltre 300 anni. Nel corso del tempo i Drayton divennero una delle famiglie più ricche della regione grazie alla coltivazione e il commercio del riso e cominciarono ad apportare delle migliorie alla proprietà, creando così anche i giardini.

Quelli di Magnolia Plantation sono i giardini pubblici più antichi d’America, ma anche se cominciarono a prendere forma alla fine del 1600 si dovette attendere almeno 200 anni per vederli al massimo del loro splendore. E il merito fu tutto di Thomas Drayton, il quale si trovò ad ereditare  la proprietà di famiglia, seppur non fosse affatto interessato a gestire la piantagione. La sua vocazione era la chiesa e dedicò gran parte della sua vita agli studi ecclesiastici divenendo Reverendo presso la Saint Andrews Church. Ma la sua salute cagionevole lo costringeva a trascorrere molte ore all’aperto ed essendo grande amante della natura si mise all’opera per curare e ampliare i giardini.

L’idea di Thomas Drayton era quella di dar vita ad un ambiente armonioso e non troppo artefatto: la natura doveva avere il controllo e infatti anche se i giardini sono molto curati conservano un aspetto un po’ selvaggio ed autentico. Il paesaggio è senza dubbio romantico, per la presenza di laghetti attraversati da ponticelli, fiori colorati che sorgono sulle rive accanto a salici piangenti, i cui rami scendono fino a toccare le acque. Questa atmosfera romantica non è un caso: Thomas Drayton voleva creare un paradiso terrestre per sua moglie Julia, nella speranza di cancellare la sua nostalgia per Philadelphia, la città da cui proveniva.

Nonostante il nome, i giardini non divennero famosi per le magnolie, fiore simbolo del sud degli Stati Uniti, bensì per altre due specie di fiori, le azalee e le camelie, che furono importate per volere di John Grimké Drayton, il quale proseguì la tradizione di famiglia dedicandosi alla cura e all’ampliamento dei giardini. Nonostante le varie guerre che si susseguirono nel corso degli anni, danneggiando anche i giardini di Magnolia Plantation, questo luogo ha conservato la sua bellezza e divenne il cuore di questa proprietà, ricoprendo un ruolo persino più importante delle coltivazioni. I giardini furono aperti al pubblico per la prima volta nel 1870 e da allora divennero un’attrazione molto famosa del South Carolina, continuando ad attirare sempre più curiosi ed appassionati di storia e natura da ogni parte del mondo.

Visitare Magnolia Plantation: cosa vedere

Oltre alle azalee e alle camelie, oggi i giardini vantano una serie numerosa di piante, suddivise in varie sezioni: c’è il giardino tropicale con palme e altre piante esotiche, il giardino biblico, che include tutte quelle specie vegetali citate nella Bibbia e persino un piccolo zoo che ospita alcune specie tipiche del sud degli Stati Uniti e uccelli esotici. Molto pittoresco è il Cypress Lake, un laghetto attorniato da alberi di cipresso, alcuni dei quali centenari, e attraversato da un bellissimo ponticello, il Long Bridge, risalente al 1800.

Oltre ai giardini, i visitatori hanno accesso ad altri luoghi della plantation. Chi lo desidera può prendere parte al tour guidato della casa, che inizia proprio di fronte alla veranda e dura circa 30-45 minuti. Negli ambienti di questa dimora, risalente al periodo precedente alla Rivoluzione Americana, i visitatori si ritrovano a viaggiare indietro nel tempo, circondati da mobili antichi, porcellane e oggetti di uso quotidiano; nel tour sarete accompagnati da una guida che vi racconterà la storia della casa e della famiglia che l’ha abitata, fornendo dettagli anche sullo stile di vita dell’epoca.
Un ruolo importante nelle attività della piantagione lo hanno svolto gli schiavi e le unità abitative in cui vivevano sono ancora visibili oggi nella proprietà. Risalgono al 1800 e sono state ristrutturate di recente per ospitare la mostra intitolata “From Slavery to Freedom”: in queste casette infatti abitarono sia schiavi che uomini di colore liberi, nel periodo successivo all’abolizione della schiavitù. Nella mostra si racconta come vivevano, quali difficoltà dovevano affrontare e in quali attività erano impegnati.

Altre zone della plantation sono interamente dedicate alla natura. Il Nature Train Tour è una visita guidata alla scoperta delle aree naturali della proprietà, dove vivono liberamente varie specie di animali. I visitatori passeranno attraverso laghi, piccoli boschi e zone paludose dove vivono coccodrilli, tartarughe, aironi e tanti altri animali. Durante il tour la guida vi fornirà dettagli sugli abitanti di questo ambiente naturale e sulla storia complessa di questo luogo, a partire dal periodo in cui era territorio degli indiani.

Quando sarete stanchi di camminare potete fare un giro in barca lungo il fiume Ashley. Lungo le sponde del fiume in passato si estendevano le risaie della piantagione, che oggi sono solo un lontano ricordo.
Nella Magnolia Plantation troverete anche un bar con tavoli all’aperto, dove vengono serviti piatti caldi e freddi per la colazione e prodotti confezionati, come panini, cookie, caramelle, gelati e altri snack. Se volete acquistare un ricordo della vostra visita, fate un salto al Magnolia Plantation Gift Shop, dove troverete tantissimi souvenir e oggetti d’artigianato locale.

Informazioni e prezzi

Magnolia Plantation è aperta tutto l’anno con orari diversi a seconda della stagione: da novembre a febbraio dalle 8:30 alle 16:30, mentre da marzo ad ottobre dalle 8:00 alle 17:30. Il biglietto di ingresso base costa 15 dollari per gli adulti e 10 dollari per i bambini di 6-12 anni; a questo prezzo va poi aggiunto un supplemento di 8 dollari per ogni tour guidato che si vuole effettuare.

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Informazioni e mappa

Nome: Magnolia Plantation

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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