Lati negativi di New York

Per molti New York è la città dei sogni, la meta perfetta in cui trasferirsi, la metropoli che simboleggia in tutto e per tutto il sogno americano. Ma davvero New York è la città modello? E quanto sappiamo davvero della Grande Mela? Chiunque conosce New York, anche chi non c’è mai stato, grazie ai tanti film e serie tv ambientati tra i grattacieli di Manhattan e che agli occhi di molti la fanno sembrare una città dall’atmosfera romantica e magica. Ed in parte è proprio così, ma film e serie tv ci raccontano davvero tutto di New York? No. E anche chi decide di passare una vacanza a New York a volte non riesce a vedere tutte le sfaccettature di questa metropoli perché, ammettiamolo, salire in cima al Top of the Rock, fare una crociera notturna o passeggiare a Central Park sono tutte attività splendide che però ci permettono di vedere il meglio di New York e solo la superficie di questa città. Ma scavando in profondità ci si rende conto che non è una città perfetta, perché poi una città perfetta in realtà non esiste, e che forse l’immagine che abbiamo di New York non è del tutto esatta.

Che pensiate di andare in vacanza o di trasferirvi a New York forse è il caso che impariate a conoscere anche i lati negativi della Grande Mela.

Il clima

Ebbene sì tutto ciò che avete sentito riguardo al tempo a New York è la verità. In estate è molto afoso, mentre in inverno fa molto freddo, anche se è opportuno specificare che sia nei mesi estivi che in quelli invernali ci sono giornate piacevoli e ogni anno è diverso dall’altro, quindi ci potrebbero essere estati più o meno calde e inverni più o meni rigidi. E nelle mezze stagioni? C’è chi pensa di visitare New York durante la primavera o l’autunno perché spera di trovare un clima più favorevole, ma in questo caso bisogna mettere in conto la pioggia: in certi periodi può piovere anche per diverse giornate consecutive.

Emergere è difficile

Se è vera la frase “if you can make it there you can make it anywhere” è altrettanto vero che dal punto di vista lavorativo farcela a New York è molto difficile. Dovete impegnarvi duramente e lavorare sodo per emergere. Non che sia diverso in altri posti del mondo, ma la concorrenza qua è davvero tanta in ogni settore, perciò dovete davvero volerlo e non mollare mai. Del resto è una città che offre una possibilità a tutti, indipendentemente dalla provenienza e dalle esperienze passate: qui contano solo le vostre capacità e cosa siete in grado di dimostrare. A nessuno interessa cosa avete fatto prima, quali raccomandazioni avete e se avete conoscenze influenti: se non siete in grado di fare bene il vostro lavoro durerete poco (che in fondo dovrebbe essere così ovunque, no?).

La cultura

Senza dubbio New York è una città ricca di cultura e di storia, ma ricordiamoci che l’Italia, almeno in questo campo, è al primo posto nel mondo. Ma gli americani in questo hanno più fiuto per gli affari e anche di una minima cosa ne fanno un business e non si sa come mai andare a teatro o all’opera a New York fa “molto più figo”, anche se costa il triplo. Paghereste mai 100 euro per andare a vedere un musical o un’opera in Italia? No, non credo. E così nemmeno gli americani. I newyorchesi solitamente vanno a teatro o all’opera quando ci sono offerte speciali o hanno la fortuna di avere un ingresso gratis. Ma se pensate che i newyorchesi vadano tutti i weekend a vedere un musical o un balletto, be’ non è così.

Senzatetto e personaggi strani

Dagli ubriachi e gli instabili mentali che popolano le stazioni della metro al famoso cowboy nudo di Times Square, sono tanti i personaggi bizzarri che incontrerete in giro. A cui si aggiungono poi i senzatetto che stazionano agli angoli delle strade o nelle metro. E alcuni di loro non se ne stanno semplicemente fermi ad aspettare l’elemosina, ma molti di loro verranno proprio a chiedervi dei soldi, a volte anche con atteggiamenti aggressivi.

Molta disuguaglianza sociale

Se da un lato vedrete molti senzatetto, a passargli accanto nella più totale indifferenza ci sono finanzieri e signore dell’alta società. Questo riflette un po’ la disuguaglianza sociale che caratterizza New York, dove c’è chi è molto ricco e chi invece è molto povero.

Costo della vita elevato

Sì, non c’è dubbio che New York sia cara, in particolare per quanto riguarda gli affitti e i pernottamenti in hotel; in generale le tariffe in una camera d’hotel partono da 50 dollari a testa, anche se in bassa stagione si può riuscire ad ottenere promozioni speciali, mentre il prezzo di una camera in un appartamento condiviso parte dai 500/600 dollari al mese (per lunghi periodi) nel Queens e il prezzo sale in altri sobborghi come Brooklyn (minimo 800/900 dollari) e Manhattan (intorno ai 1.500 dollari). E a questo bisogna poi aggiungere altre spese come i trasporti (la unlimited metrocard costa 31 dollari per una settimana, 116,50 per un mese), il cibo e tutte quelle spese personali che possono essere l’abbigliamento, lo svago, le sigarette e gli alcolici. Se poi andate a New York in vacanza dovete mettere in conto gli ingressi alle varie attrazioni o il costo di uno dei city pass. Va detto che su alcune spese è possibile risparmiare, evitando ad esempio di cenare sempre al ristorante o limitando il fumo, gli alcolici o il caffè: se siete abituati a prendere un espresso tutti i giorni al bar in Italia alla modica cifra di 0,90 centesimi di euro, sappiate che a New York il prezzo di un espresso parte da 3 dollari.

Amici di lunga data

Per chi si vuole trasferire a New York instaurare delle relazioni stabili nel tempo non è così facile come si crede. Sì, è vero, è una città in cui i nuovi incontri sono molto agevolati: ci sono party ed eventi praticamente ogni giorno ed essendo una metropoli popolata da più di 8 milioni di persone di ogni nazionalità dovreste proprio rinchiudervi in casa per non conoscere nessuno! Ma purtroppo per molti New York è una città di passaggio. C’è chi viene a studiare, chi a fare un tirocinio, chi in vacanza, ma sono pochi i newyorchesi di lunga data. E se poi si incontrano persone che abitano in un quartiere distante dal proprio, vedersi spesso risulta ancora più difficile.

Molti newyorchesi sono “rude”

I newyorchesi sono famosi per alcuni loro atteggiamenti poco gentili e per non avere peli sulla lingua. Provate a passeggiare sul ponte di Brooklyn e a mettere anche solo per sbaglio un piede nella corsia riservata ai ciclisti: sarete fortunati se vi sentirete soltanto urlare a squarciagola “Get out of my way!” dal ciclista che sta sfrecciando a tutta velocità verso Manhattan. Non si può comunque generalizzare, perché New York è abitata da milioni di persone di ogni razza e cultura, perciò come vi capiterà di incontrare una persona gentile vi capiterà anche di essere insultati perché magari intralciate il passaggio in metropolitana. E se alcuni dipendenti del ristorante o il facchino dell’hotel vi trattano con gentilezza, perché in fondo siete turisti e portate soldi (e soprattutto mance), vi capiterà anche di ricevere un pessimo servizio e di dover lasciare comunque la mancia. Questa è New York! I newyorchesi sono molto chiari e diretti e non si fanno problemi a dire ciò che pensano e se ciò vi offende è un problema vostro. Questo lo noterete soprattutto se lavorate a New York: colleghi e capi non si fanno scrupoli a dirvi se sbagliate qualcosa e nemmeno a licenziarvi senza preavviso.

La metro

I primi giorni o i primi mesi che prendete la metro la troverete una cosa divertente, specie se venite da una città in cui non c’è la metro o in cui spesso siete rimasti bloccati nel traffico stradale per ore con la vostra macchina. Ma essendo una grande città, ogni minimo spostamento richiede almeno mezz’ora/un’ora di tempo, sempre che poi non restiate bloccati sul vagone per un’ora o la tratta della linea che prendete solitamente non venga modificata nel fine settimana per via dei lavori di costruzione. Per non parlare poi di quando prendete la metro nell’ora di punta e i vagoni sono affollatissimi. Se poi restate a New York a lungo e dovete prendere ogni giorno la metro per andare al lavoro comincerete a pensare di comprare una macchina. Peccato però che i parcheggi a Manhattan siano costosissimi, sempre che riusciate a trovare posto, e che ogni mattina dobbiate spostare l’auto sul lato opposto del viale di casa per la pulizia delle strade.

Rumore

Se amate la tranquillità e odiate i rumori forse New York non è la vostra meta ideale: in ogni momento della giornata e della notte sentirete le sirene dell’ambulanza, della polizia, dei vigili del fuoco e i clacson delle macchine, tanto che ormai i newyorchesi non ci fanno neanche più caso. Se volete dormire sonni tranquilli vi consiglio poi di cercare un hotel lontano da Times Square e dal centro.

Traffico

Sì e a Manhattan nelle ore di punta il traffico è vero un incubo, ma basta che evitate autobus e taxi e vi affidiate esclusivamente alla metro. Anche perché se dovete spostarvi in taxi è difficile trovarne uno libero e alcuni tassisti si rifiutano di portarvi in alcune aree della città, ovvero lontano dal centro).

Le file

Che sia all’ingresso di un museo, in un bar nelle ore di punta, negli eventi gratuiti o nei ristoranti più famosi si deve sempre fare un po’ di fila, ma generalmente le code sono piuttosto scorrevoli. Se siete in fila al bar, cercate di essere pronti ad ordinare quando sarà il vostro turno per non irritare chi è in attesa dopo di voi: i newyorchesi non sopportano gli indecisi e non amano perdere tempo.

Poca pulizia

Una caratteristica comune ad altre metropoli è la scarsa pulizia: vi capiterà di vedere rifiuti gettati in terra o nella metro, sacchi della spazzatura ai bordi delle strade, topi popolare le stazioni della metro e scarafaggi che passeggiano tranquillamente nelle cucine e sui banconi di alcuni bar. Anche i locali sono poco puliti rispetto agli standard italiani, quindi vi capiterà di notare vetrate sporche e pavimenti poco puliti. E in estate quando le temperature sono elevate alla scarsa pulizia si aggiunge  l’odore poco piacevole in alcuni viali e nella metro.

Lavatrici

Quasi tutti i newyorchesi fanno il bucato nei laundromat, ovvero le lavatrici a gettoni, perché solo pochissime case sono dotate di lavatrice e asciugatrice.

Camminare

No, loro corrono. Per strada e nelle stazioni metro li vedrete sempre di fretta e attenzione a non intralciare loro la strada!

È sovrappopolata

Sì perché sebbene New York appaia come una grande metropoli in realtà le sue dimensioni non sono sufficienti ad ospitare tutti coloro che già ci vivono. E agli abitanti si sommano poi i turisti, che rappresentano la fonte principale di reddito della città. Per questo motivo i prezzi degli affitti sono così alti e troverete sempre camere o appartamenti dagli spazi molto ridotti e continue costruzioni di condomini per riuscire a soddisfare la crescente richiesta.

Zero Privacy

Soprattutto per chi trascorre un periodo lungo o per chi decide di andare a vivere a New York, i coinquilini diventeranno delle figure molto importanti perché a meno che non possiate permettervi un monolocale tutto vostro, vi ritroverete ad affittare una camera in un appartamento condiviso, con bagno e cucina in comune per poter risparmiare.

Niente terrazzi

Se già state sognando le classiche villette o i B&b americani con il giardinetto, la veranda e il terrazzo, probabilmente dovrete cambiare città o scegliere una zona molto lontana dal centro. A Manhattan infatti hotel, B&b e appartamenti sono all’interno di grattacieli o, nei quartieri residenziali, in piccole casette con le classiche scalinate all’ingresso.

Aeroporti

Da una metropoli come New York ci si aspetta aeroporti giganteschi e moderni, ma non è così.  Inoltre, a meno che non vi affidiate ai mezzi pubblici, i collegamenti con la città sono costosi: un viaggio solo andata parte dal circa 60/70 dollari.

Poco relax

Per alcune persone una vacanza o un soggiorno a New York può rivelarsi stressante. Anche se offre spazi verdi, tranquilli quartieri residenziali e spiagge, chi incentra la propria visita solo su Manhattan dovrà comunque fare i conti con la folla, i mezzi pubblici, il traffico e i rumori della città.

Crederanno che siete spagnoli

Quando direte che siete italiani cominceranno a parlarvi spagnolo o vi chiederanno cose del tipo “Dunque sai lo spagnolo?”. All’inizio sarete confusi e tenterete di spiegare che no, Spagna e Italia sono due diverse nazioni con lingue simili sì, ma due lingue diverse. Ma d’altronde come dargli torto se la maggior parte dei più famosi ristoranti italiani sono gestiti da sudamericani? Forse è normale che anche i newyorchesi siano un po’ confusi.

Il mare non è poi così bello

New York offre numerose spiagge, ma non è famosa per questo. Coney Island è forse quella più conosciuta e qui potete trascorrere una giornata divertente passeggiando sul lungomare, facendo un giro in giostra al luna park o anche facendo una nuotata, ma non aspettatevi il mare limpido e cristallino della Florida o della California.

Pericoli

Sebbene la situazione sia migliorata rispetto a qualche anno fa, c’è da dire che alcuni quartieri più poveri come il Bronx o alcune zone di Harlem e del Queens restano ancora malfamati e gestiti da gang, ma basta evitare queste aree. Solitamente i turisti si limitano a visitare la parte di Manhattan che va da Central Park al sud, un’area che comunque è sempre battuta dalle pattuglie della polizia per garantire la sicurezza dei viaggiatori. Va detto che come in ogni grande città piccoli episodi di furti e borseggi capitano, ma è sufficiente prendere qualche precauzione.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).