Irish Hunger Memorial

La quindicenne irlandese Annie Moore viene ricordata per essere la prima immigrata a passare i controlli di Ellis Island, ma prima e dopo di lei tanti altri irlandesi sono approdati negli Stati Uniti e  si stima che attualmente almeno 800.000 abitanti di New York abbiano origini irlandesi.

La comunità irlandese è anche molto attiva e amante delle proprie tradizioni, tanto che a marzo, in occasione del St. Patrick Day, sono tante le iniziative che vengono organizzate in città, tra cui festival, spettacoli e parate. Ma c’è chi in questa giornata preferisce visitare un luogo che ricorda una pagina triste della storia irlandese: la Grande Carestia che ha colpito il Paese attorno al 1845 e fu causata da un fungo che distrusse la maggior parte delle coltivazioni di patata, la principale fonte di sostentamento irlandese.

L’Irish Hunger Memorial, immerso nel verde di Battery Park, è un memoriale che ricorda questo drammatico momento dell’Irlanda, che ha rappresentato la principale spinta alla grande migrazione irlandese avvenuta tra il 1845 e il 1852.

Il memoriale

Il memoriale si presenta come un piccolo labirinto, composto da basse mura realizzate in pietra calcarea e spazi verdi. Le pietre provengono direttamente dalle 32 contee dell’Irlanda e risalgono a circa 300 milioni di anni fa. L’opera è stata realizzata dallo studio di architettura 1100 Architect insieme all’artista Brian Tolle e il paesaggista Gail Witter-Laird. Alla base delle mura compaiono dei testi informativi che forniscono alcuni dati sulla Grande Carestia e sull’immigrazione irlandese, ma anche sul problema della fame nel mondo ai giorni nostri. L’Irish Hunger Memorial oltre a ricordare la storia, intende infatti far riflettere i visitatori sui temi della fame nel mondo e della migrazione, che restano sempre attuali, oggi più che mai. I testi scritti includono anche alcune citazioni di biografie, lettere, poesie, ricette di cucina e canzoni.

Il memoriale unisce elementi del paesaggio urbano, come le mura, ad altri elementi che ricordano gli ambienti rurali dell’Irlanda come dei campi di patate abbandonati, piante tipiche dell’isola europea e un cottage in muratura trasportato direttamente dall’Irlanda.

Il luogo che ospita il memoriale, nell’estremità sud di Manhattan, non è stato scelto a caso, ma ha un forte significato simbolico: da qui si possono scorgere in lontananza il porto di New York, la statua della Libertà ed Ellis Island, considerati in passato il punto di arrivo per gli immigrati e un simbolo di speranza. Anche la grandezza del monumento non è casuale: corrisponde al tristemente noto “quarto di acro” che secondo la legge irlandese del 1847 sanciva quali famiglie avessero diritto ai sussidi statali; coloro che possedevano un terreno di dimensioni superiori non ricevevano alcun aiuto.
Alla sera il memoriale viene illuminato dall’interno e regala un’atmosfera davvero suggestiva.

Consigli per la visita

L’Irish Hunger Memoria si trova all’incrocio tra Vesey Street e North End Avenue. È aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 21:00 da maggio a fine ottobre e dalle 8:00 alle 18:45 da novembre ad aprile.

Informazioni e mappa

Nome: Irish Hunger Memorial

Nelle vicinanze:

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Hamburger con insalata da Shake Shack a New York.A 155 metri
Il Brookfield Place.A 224 metri
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Il One World Terrace, con il cielo riflesso sule facciate.A 381 metri

By: rufus
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By: IrishFireside

 

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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