Hot Pot

L’hot pot, conosciuto anche con il nome di Fondue Cinese, è uno stufato che viene preparato con modalità diverse a seconda della zona geografica. Normalmente si posiziona una pentola piena di brodo nel centro della tavola, sopra ad un fornello portatile che permette di bollire il brodo. A questo punto ogni commensale cuoce i vari ingredienti, uno ad uno, utilizzando appositi spiedini.
L’hot pot prevede in genere l’utilizzo di carne, pesce verdure, funghi, uova e frutti di mare.
Normalmente il cibo viene prima immerso in una salsa, e dopodiché viene mangiato.

Cenni storici

L’hot pot ha una storia millenaria. Probabilmente nasce in Mongolia, dove l’ingrediente principale era rappresentato dalla carne, solitamente manzo, montone o cavallo. Si è poi diffuso in Cina durante la dinastia Tang, andando ad assumere variazioni regionali e incorporando ingredienti sempre più diversificati.
Durante la dinastia Qing (1644-1912), l’hot pot si è affermato come uno dei piatti caldi più popolari di tutto il paese.

Preparazione

Il tempo di cottura della carne e delle verdure, che come si è visto vengono cotte singolarmente, varia da 1 a 15 minuti, a seconda del tipo di alimento. Altre versioni includono verdure a foglia verde, funghi, frutti di mare e noodles.
Alcuni preferiscono inserire gli ingredienti uno ad uno nella pentola, gustandosi il processo di cottura, mentre altri mettono tutti gli ingredienti insieme, per ridurre i tempi di attesa.

Di tanto in tanto occorre aggiungere acqua, in quanto essa tende ad evaporare durante la bollitura.

Ingredienti più comuni

  • brodo: acqua, sale, base per zuppa
  • carni: manzo, maiale, pollo, agnello, capra
  • pesce e frutti di mare: gamberi, molluschi, tranci di pesce, calamari, aragosta, polpo, seppie, asparagi di mare
  • tofu
  • uova in camicia
  • noodles
  • Verdure: spinaci, cavolfiori, lattuga, carote, fagiolini, scalogno, germogli di soia, zucche, pomodori
  • funghi
  • zenzero
  • condimenti: salsa Hoisin, salsa di soia, aceto, aglio, olio di sesamo, pepe bianco, peperoncino, burro di sesamo, erba cipollina, tofu marinato

Variazioni in Cina

Una delle più celebri varianti cinesi dell’hot pot è il Chongqing Ma La, che prevede l’aggiunta del celebre pepe di Sichuan: si tratta di una versione piuttosto piccante, che include inoltre la presenza di carne di montone.
Il Manchurian hot pot utilizza invece i crauti cinesi, che danno al piatto un sapore acido.
Nella regione di Canton, l’hot pot si prepara mescolando un uovo crudo con vari condimenti, questo per ridurre la quantità di calore assorbita dal cibo e riducendo la probabilità di avvertire bruciore alla gola dopo il pasto.
Ad Hubei, l’hot pot viene preparato con spezie, pepe di Sichuan, funghi, carne di manzo o agnello, lattuga e altre verdure a foglia verde.
Nella cucina di Hainan, l’hot pot è generalmente servito in piccoli wok, con un brodo preparato con pezzi di carne. Al momento di servirlo, la carne non è completamente cotta: occorre attendere ancora quindici minuti affinché sia pronta per essere consumata. Questa versione comprende funghi, carne di manzo o capra, lattuga e altre verdure a foglia verde.

Variazioni in Giappone

In Giappone, l’hot pot viene chiamato Nabemono ed è presente in diverse varietà.

  • Sukiyaki: una delle versioni più popolari e certamente la più nota all’estero. Prevede l’utilizzo di tagliata di manzo, verdure e tofu in una salsa dolce a base di soia. Prima di essere mangiati, gli ingredienti vengono solitamente immersi in una piccola ciotola con uova crude sbattute.
  • Shabu-shabu: hot pot preparato immergendo una sottile fetta di carne o un pezzo di verdura in una pentola di brodo realizzato con alghe kombu, il tutto agitando la carne (o la verdura) all’interno della pentola e provocando quel fruscio da cui deriva il nome shabu-shabu. Carne e verdure vengono solitamente immerse in una salsa a base di sesamo, prima di essere mangiate. Gli avanzi del brodo vengono combinati con il riso rimasto, in modo da non buttare via niente.
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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