Il tempio Hasedera di Kamakura.

Tempio Hasedera a Kamakura

Quello di Hasedera è uno dei più grandi buddisti templi nella città di Kamakura, nella prefettura di Kanagawa, Giappone, oltre ad essere celebre per ospitare al suo interno una grande statua lignea della divinità buddista Kannon. Hasadera fa inoltre parte di un circuito di pellegrinaggio dedicato alla dea Benzaiten. Il tempio in origine apparteneva alla setta buddista denominata Tendai, salvo poi diventare un tempio indipendente facente capo alla setta Jodo Shū setta.

Dal tempio si gode di una spettacolare vista sulla baia di Kamakura, oltre ad essere famoso per le sue ortensie, che fioriscono lungo il sentiero Hydrangea nei mesi di giugno e luglio. Il tempio è costruito su una collina ed è disposto su due livelli. Subito dopo il cancello di ingresso principale, ci si ritrova dinnanzi ad piccolo laghetto circondato da un bellissimo giardino. Alla destra del laghetto si trova un piccolo santuario dedicato alla dea Benzaiten e l’ingresso alla grotta di Benten-kutsu, che ospita un lungo tunnel con un soffitto basso e varie statue e devozionali dedicate a Benzaiten, la dea del mare, nonché l’unica femmina tra le sette divinità della fortuna nella mitologia giapponese.

Salendo una scalinata si raggiunge un’area sopraelevata dove si trovano gli edifici principali del tempio: la sala Kannon-do, al cui interno si trova l’elemento che ha reso famoso questo tempio, ossia la statua in legno di Kannon, la sala Amida-do, contenente una statua di Yakuyoke Amida Budda alta quasi 3 metri, il museo Homotsu-Kan e l’archivio Kyozo Sutra.
Con un’altezza di oltre metri, la grande statua del tempio di Hasedera è uno dei più grandi esempi nel suo genere, realizzata in legno di canfora e decorata in oro: le sue undici teste rappresentano ciascuna una fase diversa nella ricerca dell’illuminazione. Secondo quanto afferma la leggenda, la statua è una delle due immagini di Kannon, scolpite da un monaco di nome Tokudo nell’VIII secolo, che utilizzò un albero di canfora, il quale, viste le considerevoli dimensioni, si prestava alla realizzazione di ben due sculture: una finì nel tempio di Hasedera nella città di Nara, mentre l’altra fu portata in mare e lasciata andare alla deriva, in modo che potesse trovare autonomamente un posto con il quale aveva un legame spirituale e finì così sulla spiaggia di Nagai , nella penisola di Miura, vicino a Kamakura e proprio in quest’ultima città venne realizzato un tempio per onorarla.
Nel terreno intorno al tempio si trovano centinaia di piccole statue Jizo, poste dai genitori in lutto per aver perso la propria prole, o per aborto spontaneo o in seguito a complicazioni alla nascita. Queste statue vengono lasciate sul posto per circa un anno, prima di essere rimosse per far posto ad altre statue. Si stima che, a partire dalla seconda guerra mondiale, circa 50.000 statue Jizo siano state poste al tempio di Hasedera.

La leggenda della statua

Secondo quanto narra la leggenda, nel 721 d.C., il monaco Tokudo Shonin trovò un grande albero di canfora nelle foreste sulla montagna vicino al villaggio di Hase, nella regione del Nara: con questo enorme tronco riuscì a realizzare ben due statue rappresentanti la divinità Kannon, ciascuna dotata di ben 11 teste. La statua realizzata scolpendo la parte inferiore del tronco fu destinata al tempio di Hasedera a Nara, mentre la statua realizzata con la parte superiore del tronco, venne gettata in mare, pregando affinché fosse riemersa con potere salvifico per le persone. Quindici anni dopo, il 18 giugno del 736, la statua approdò nella spiaggia di Nagai, non lontano da Kamakura, emettendo dei raggi luminosi. Fu così deciso di erigere un tempio in suo onore. Da tempo immemorabile, il tempio di Hasedera a Kamakura è stato conosciuto come la quarta stazione delle 33 facenti parti del circuito di pellegrinaggio della zona di Kanto.

Sala Kannon-do

In questa sala si trova la magnifica statua omonima, alta 9.18 metri e dotata di undici teste in aggiunta a quella principale: tre di fronte, tre a sinistra e tre a destra, più una posta nella parte superiore e un’altra sulla schiena. Ogni faccia ha un’espressione diversa, a simboleggiare che la divinità ascolta i desideri di tutti i tipi di persone. Si tratta di una rappresentazione di Kannon unica nel suo genere, in quanto la divinità regge un bastone di stagno nella mano destra e un vaso di fiori di loto nella sua sinistra. La decorazione a foglia d’oro è stata applicata nel 1342, su richiesta di Ashikaga Takauji. Sebbene Kannon venga spesso descritta come “la dea buddista della misericordia”, in senso stretto non si tratta né di una divinità maschile né di una femminile. Per la precisione, Kannon è il Bodhisattva Avalokitesvara, ossia un futuro Buddha, destinato all’illuminazione, che ha giurato di salvare tutti gli esseri senzienti, e che rappresenta la compassione, la misericordia e l’amore.

Sala Amida-do

Accanto alla sala contenente la statua di Kannon, si trova un edificio all’interno del quale è ospitata una statua d’oro di Yakuyoke Amida Buddha, divinità protettrice dagli spiriti maligni, che rappresenta inoltre una delle sei più importanti statue di Amida, commissionata nel 1194 da Minamotono Yoritomo, il primo shogun del Giappone. La statua è alta quasi tre metri.

Sala Jizo-do

Percorrendo le scale che conducono al piano inferiore, circa a metà strada si incontra un piccolo edificio, dedicato a Fukuju Jizo. Intorno alla sala sono poste migliaia di piccole statue Jizo, disposte in lunghe file, alcune delle quali agghindate con bavaglini, berretti fatti a maglia o piccoli monili. Le statue sono lì a confortare le anime dei bambini non ancora nati. Jizo Bosatsu-è un Bodhisattva (ossia un futuro Buddha), che possiede grandi poteri, comprese tutte le benedizioni della Terra.

Sala Daikoku-do

Nei pressi del piccolo giardino giapponese, si trova una rappresentazione di Daikokuten, replica di quella conservata al Museo Homotsu-kan, scolpita nel 1412, che ne fa la più antica immagine del suo genere presente nella prefettura di Kanagawa. Daikokuten è una delle sette divinità giapponesi della Fortuna, considerata divinità del buon raccolto e della famiglia. E’ facilmente riconoscibile per il suo volto ampio e il suo sorriso raggiante, spesso ritratta in possesso di un martello d’oro, in piedi oppure seduta su balle di riso.

Sala Benten-do e grotta di Benten-kutsu

Su una sponda dello stagno di Hojo-ike, si trova la sala Benten-do, al cui interno è ospitata una piccola statua di Benzaiten con otto braccia. Secondo la leggenda, la statua venne scolpita da Kobo Daishi mentre era in isolamento e venne ispirato da Buddha stesso. Dall’altra parte della sala vi è l’accesso alla grotta di Benten-kutsu, nelle cui pareti sono state scolpite rappresentazioni di Benzaiten e di 16 bambini. Benzaiten è una divinità legata al mare, unica divinità femminile tra le sette divinità della fortuna. Tutti i templi e santuari dedicati a lei sono situati in prossimità di corsi acqua, mari, fiumi o stagni. Benzaiten è inoltre la protettrice della musica, delle belle arti e della fortuna in generale, solitamente rappresentata con una specie di mandolino giapponese chiamato biwa o un liuto. All’interno della grotta l’ambiente è molto buio e il soffitto è piuttosto basso, tanto che occorre prestare attenzione mentre si cammina al suo interno.

Archivio di Kyozo

All’interno di questo spazio sono conservati importanti sutra, disposti su dei leggi rotanti chiamati Rinzo: si dice che facendo ruotare i Rinzo, si assorba lo stesso sapere che si otterrebbe leggendo tutti i sutra.

Museo Homotsu-kan

All’interno di questo museo sono esposti vari reperti archeologici scoperti in occasione della ricostruzione del tempio nel 1992. Tra i pezzi più pregiati: la campana del tempio, un rotolo dipinto raffigurante eventi relativi al tempio di Hasedera, tavole di pietra, monete ecc.

Come arrivare

Il tempio di Hasedera può essere facilmente raggiunto a piedi, partendo dalla stazione Kamakura (il percorso è di poco meno di due chilometri), oppure in treno tramite la linea Enoshima Electric Railway (Enoden) fino alla stazione Hase, e poi percorrendo circa 250 m a piedi in direzione nord. Si trova a circa 5 minuti a piedi dal Buddha Gigante di Kamakura.

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Informazioni e mappa

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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