Ganguro

Le giovani donne giapponesi negli ultimi anni trovano molto alternativo tingersi i capelli di biondo o di colori sgargianti come rosa o argento. Questa moda ha raggiunto un culmine di popolarità a partire dall’inizio del nuovo millennio.

Le giapponesi lanciarono questa nuova tendenza cambiando completamente il loro stile. Dopo alcuni anni la moda ganguro è man mano diminuita di popolarità ed ora trovare una vera ganguro in giro per Tokyo non è affatto così comune.

Dove nasce il Ganguro e come si sviluppa?

Tradizionalmente le donne giapponesi hanno dei canoni di bellezza prestabiliti, pelle chiara, capelli scuri e lisci. Canoni dettati dall’etnia. Ma nei quartieri di Ikebukuro e Shibuya a Tokyo, nel 2000, la si pensava diversamente. Infatti i canoni di bellezza che fanno capo alla moda ganguro sono del tutto differenti. In primis la pelle, altro che colorito chiaro, pelle abbronzatissima da fare invidia alle latino americane. Poi i capelli, sulla pelle scura ci si aspetterebbe di trovare un colore di capelli scuro ed invece le nipponiche vanno contro corrente tingendosi i capelli di colori molto sgargianti, come il biondo platino, l’argento, il rosa acceso. Trucco? tantissimo! L’immagine della ragazza ganguro è completamente differente dalla classica giapponesina acqua e sapone. Il trucco è molto accentuato poiché deve vedersi sopra la pelle colorata.

Collegamenti al folklore

Ma il Ganguro è solo una moda estetica? Sembrerebbe proprio di no. Infatti sono molti i collegamenti che questo stile ha con il folklore giapponese. Di fatti lo stesso trucco accentuato richiama ai demoni e agli spiriti che popolano la tradizione giapponese. Spesso vi si ritrova una somiglianza con i costumi noh e kabuki. Esiste poi uno stile ganguro che viene definito Yamanba e che prende proprio piede da un racconto che parla di una strega di montagna. Insomma uno stretto legame tra folklore e moda c’è.

Da dove deriva il termine Ganguro?

Strano termine per definire una moda adolescenziale. La parola Ganguro viene dalla connessione della parola Guro che vuol dire grottesco e della parola Gangan-kuro che vuol dire molto scuro. Nelle altre lingue potrebbe essere tradotta con l’espressione “faccia nera”.

Caratteristiche del Ganguro

Si è detto che il Ganguro esplode nel 2000 in realtà le prime avvisaglie si hanno già a partire dagli anni 90. La moda ha avuto la sua prima diffusione tra le adolescenti, come spesso succede per le novità nipponiche gli adolescenti sono i primi a diffonderle. Le giovani donne che seguivano questa moda erano abbronzatissime ed abbinavano all’abbronzatura una tintura di capelli molto accesa, con colori forti come il biondo platino, l’arancio, il rosa, e talvolta una tipologia di argento che veniva detta “high bleached“. Le ragazze ganguro usavano poi truccarsi molto soprattutto gli occhi. Grosse righe nere fatte con l’eye liner e l’uso di finte ciglia per gli occhi mentre invece le labbra andavano truccate di bianco con tantissimo correttore. Insomma un vero e proprio contrasto di colori. Il resto del viso veniva truccato con polveri vari e strass colorati. Anche il vestiario doveva essere rigorosamente colorato privilegiando l’uso di parei e gonne molto corte e preferendo accessori come bracciali, collane e anelli.

Interpretazioni dello stile Ganguro

Lo stile Ganguro fa parte di una sotto categoria culturale dello gyaru. Alcuni hanno ipotizzato che il Ganguro potesse essere un tipo di vendetta contro la tipica società giapponese legata alle tradizioni. Uno sfogo quindi all’insegna della libertà, contro tutte le regole scolastiche e di comportamento.

Curiosità verso il Ganguro

Il Ganguro non è rimasto isolato alla società giapponese, ha avuto molta attenzione in quanto molte riviste di moda si sono occupate di capire che cosa fosse questo stile. Mi riferisco alle riviste Ageha ed Egg. Questo stile si lega poi ad una tipica danza giapponese chiamata para para.

Dopo il Ganguro

Ho già accennato al Yamanba, ma è importante sapere che non è l’unico derivato del Ganguro, vi è anche il Manba. Questi stili hanno il loro top nel 2004, prevedono sempre una abbronzatura accentuata ma rossetti diversi non più chiari e bianchi ma bensì rossi. Si usavano adesivi sul viso e abiti allegri stile hawaiano, ma purtroppo (o per fortuna a seconda dei punti di vista) questo stile si è dissolto dopo un po’.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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