Dettaglio di un occhio, molto nitido.

Come fare foto nitide

Mi è capitato di fotografare a fianco ad altri professionisti e al momento di confrontare le foto le mie rispetto alle loro erano nitidissime. L’attrezzatura fotografica è molto importante per fare foto nitide, come vi spiegherò qua sotto, ma ci sono moltissime cose da considerare.

Obiettivo

Gli obiettivi “kit” che vengono dati compresi nella confezione delle fotocamere, per esempio il famoso 18-55, hanno di solito una qualità davvero pessima, così bassa che un professionista non pensa neanche per un secondo di utilizzare questo tipo di obiettivi.
I migliori obiettivi per quanto riguarda la nitidezza (e non solo) sono quelli fissi, come l’85mm 1.2, il 35mm 1.4, il 200mm f2 ecc.
Per quanto riguarda gli zoom, i migliori di Canon sono quelli “serie L”, cioè con la fascia rossa intorno all’obiettivo, ed ovviamente anche Nikon ha obiettivi altrettanto eccellenti.

Diaframma

L’apertura di diaframma utilizzata incide direttamente sulla nitidezza della foto. Ciò significa che con un obiettivo 24-70 2.8, per esempio, la vostra foto è molto più nitida se scegliete un diaframma 6.3 invece di 2.8.
Non c’è una regola generale ed ogni obiettivo si comporta in modo diverso da altri, ma considerate comunque che in genere per avere foto nitide è meglio chiudere leggermente il diaframma. Cioè se il vostro obiettivo ad apertura massima arriva fino a 3.5, utilizzate lo a 5.6 o 6.3 se volete una buona nitidezza.

Spesso se si usa un apertura di diaframma più chiusa di f13, la nitidezza della foto sarà molto bassa.
Ovviamente non significa che dobbiate scattare tutte le foto pensando unicamente alla nitidezza, perché ci potrebbero essere casi in cui è necessario usare il diaframma a tutta apertura, e casi in cui volete una buona profondità di campo e quindi è meglio usare f11 per esempio.
Quello che dovete tenere a mente comunque, è che se la nitidezza di un obiettivo non vi soddisfa, potreste avere foto decisamente migliori impostando un diaframma diverso.

Se volete fare una prova montate un obiettivo 50mm 1.4 e mettete la macchina sul cavalletto. Provate a fare una foto a quello che volete usando un diaframma 1.4. Poi provate ad usare un diaframma a 5.6. La profondità di campo ovviamente è totalmente diversa, ma lo è anche la nitidezza del punto dove avete messo a fuoco. Magari non mi credete, allora con lo stesso obiettivo fotografate un paesaggio usando diaframma 6.3 e poi provate ad usare un diaframma 22. La qualità a 22 è nettamente inferiore a quella che si ha a 6.3
Come dicevo, generalmente la nitidezza migliore si ha ad aperture di diaframma intermedie, cioè se avete un obiettivo che apre fino a 2.8 la nitidezza migliore la avete intorno a 6.3 o anche diaframmi più chiusi ma non oltre f11.
Per quanto riguarda la focale inveec, negli zoom la nitidezza migliore si ha con focali intermedie, per esempio in un 24-105 è presumibile che la focale migliore sia intorno ai 70mm.

Fotocamera

Pur utilizzando lo stesso obiettivo, ogni fotocamera ha un livello di nitidezza diverso dalle altre.
Quando comprate una fotocamera però non vi consiglio di pensare alla nitidezza, ma basatevi su altri fattori. Spendete piuttosto i soldi per comprare obiettivi costosi, non fotocamere costose.

Rumore

Per avere foto più nitide, utilizzate ISO bassi, in modo da ridurre il rumore nelle foto che fate. Usate ad esempio ISO 100 se possibile, invece di ISO 1600.

Cavalletto

Non sempre è la soluzione giusta, perché per esempio in fotografia di sport, matrimoni, eventi e situazioni in cui ci sono persone o cose in movimento, non ve ne fate niente di un cavalletto. Però per paesaggi e foto statiche, utilizzare un cavalletto può darvi un grande vantaggio per migliorare la nitidezza delle vostre immagini.

Maschera di contrasto

I maggiori programmi di fotoritocco, come Photoshop e Lightroom, offrono la possibilità di applicare alle foto una maschera di contrasto, che aumenta notevolmente la nitidezza delle immagini. In genere io non uso questa funzione quando devo stampare le foto, perché ritengo che crei un po’ di artefatti e la foto risulti troppo “finta”, ma uso sempre questa funzione quando preparo le foto da pubblicare su internet.

Fuoco

La cosa sbagliata, che molti fanno, è quella di mettere a fuoco il punto principale della foto e poi ricomporre. Se per esempio fotografate un ritratto e mettete a fuoco l’occhio e poi ricomponete, l’occhio sarà per forza di cose leggermente fuori fuoco e quindi poco nitido.
E’ giusto ricomporre, si fa da sempre, ma se realmente volete la massima nitidezza in un’immagine, ricordatevi che sarebbe meglio utilizzare uno dei molti punti di messa a fuoco presenti nel mirino delle fotocamere più recenti e non muovere la fotocamera dopo aver messo a fuoco.

Tra gli errori più comuni c’è poi quello di mettere a fuoco e poi spostarsi avanti o indietro, oppure non rimettere a fuoco anche se il soggetto si è spostato. Anche uno spostamento vostro o del soggetto di pochi centimetri può incidere notevolmente sulla messa a fuoco.

Movimento e tempo di scatto

Ho fotografato molte volte gare di salto con gli sci, con un obiettivo 200 f2 Canon, e nonostante gli sciatori sfrecciano a oltre 100km/h, vi assicuro che le foto che ho fatto sono tutte perfettamente nitide. Il segreto, oltre ad ovviamente uno splendido obiettivo ed una fotocamera per lo sport, è quello di usare un tempo di scatto indicato per quello che state fotografando e soprattutto cercare di seguire il soggetto con un movimento liscio, senza fare troppi movimenti bruschi con la fotocamera.

Spesso mi si chiede qual’è il tempo di scatto giusto per fotografare uno specifico sport, la risposta è “dipende”. Il tempo di scatto non dipende esclusivamente da quanto si muove il soggetto, ma soprattutto dipende dalla posizione in cui si trova il fotografo. Per capire quello che sto dicendo fate una prova: andate in un passaggio ferroviario e stando vicini al treno appena fuori dalle linee di sicurezza provate a fotografare il treno lateralmente usando una focale di 24mm e un tempo di 1/400 di secondo, con un ISO elevato. Il treno sarà quasi sicuramente abbastanza mosso. Provate poi ad andare a lato di una strada, leggermente in collina, in modo da avere un treno ad almeno 300 metri da voi. Provate a scattare una foto sempre con una focale di 24mm e un tempo di 1/250. Probabilmente il treno non verrà mosso, eppure avete usato un tempo più lento di quello usato stando a fianco della ferrovia.
Non esiste una “formula magica” per fotografare situazioni in movimento, e come impostare l’otturatore si capisce piano piano. L’importante è ricordarsi sempre che per la nitidezza di una foto è molto importante utilizzare un tempo di scatto sufficientemente veloce in relazione a cosa si fotografa e soprattutto a dove vi posizionate.

Comparazioni online

Probabilmente non crederete ai vostri occhi, ma vi consiglio di dare un’occhiata al sito The Digital Picture, dove ci sono comparazioni tra i vari obiettivi. Provate a fare alcune prove selezionando vari tipi di obiettivi ed aperture!

Impugnare la fotocamera

Il modo in cui si tiene la fotocamera non incide direttamente sulla nitidezza ma solo sulle piccole vibrazioni che possono causare una foto mossa o micromossa o anche fuori fuoco. Imparare a tenere la fotocamera è quindi importante e un “Battery Grip” potrebbe essere di grande aiuto per le foto verticali.

Fregatevene

Dopo avervi raccontato tutto sulla nitidezza vi dico di fregarvene di tutto questo. Pensate a come vengono le foto quando le stampate perché a meno che non abbiate grandi esigenze, non vi serve a niente controllare il grado di nitidezza delle vostre immagini ingrandendole al 100%, quindi pensate a scattare e fare foto belle, senza preoccuparvi troppo se avete foto poco nitide.

By: Ajay

By: Ajay

Se vuoi imparare a fotografare dai un'occhiata ai Manuali di fotografia che consiglio.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Fotografo professionista con oltre 15 anni d'esperienza, soprattutto fotografia di sport, matrimoni e viaggio.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).