Droga in Thailandia

Il largo consumo di droga in Thailandia  è in problema ben noto che affligge il Paese da molto tempo e che spesso vede coinvolti anche i turisti. Alcune droghe leggere, come ad esempio la marijuana, che in altri Paesi possono essere consumate senza problemi, in Thailandia sono considerate invece illegali e non sono rari i casi di giovani turisti arrestati per aver fumato una  canna. E ci sono anche molti casi di truffe legate alle droghe e spesso a cadere nella rete degli spacciatori sono proprio o giovani stranieri a caccia di sballo: nelle maggiori località turistiche capita con una certa regolarità che ai turisti venga offerta ogni tipo di sostanza stupefacente da parte di loschi individui, che collaborano con poliziotti corrotti. Di solito il malcapitato turista viene segnalato alla polizia e arrestato, per poi essere rilasciato dietro il pagamento di una somma di denaro. A volte capita anche che siano gli stessi agenti in borghese ad offrire le droghe ai turisti, in particolare nelle grandi feste come il Full Moon Party, non aspettando altro che qualcuno cada nel tranello, perciò rifiutate sempre qualsiasi sostanza vi venga offerta!

A parte queste truffe va detto che in particolare nelle maggiori località turistiche girano diversi poliziotti in borghese e in molte discoteche le perquisizioni personali e i test antidroga fatti a sorpresa sono molto frequenti. Tenete presente che il rifiuto di fare i test si traduce in un arresto fino  a 6 mesi ed una multa.
È bene quindi informarsi e sapere che l’acquisto di pochi grammi di marijuana o di qualche pasticca  di yaba (una droga molto diffusa in Thailandia) rischia davvero di rovinare la vacanza e in alcuni casi la propria vita.

Cosa si rischia per il possesso

Le droghe più diffuse in Thailandia sono essenzialmente quattro: yaba, marijuana, ice (anfetamine) e oppio. Le pene e sanzioni previste per l’uso di stupefacenti sono fra le più severe al mondo: anche per il solo possesso di una quantità minima di qualsiasi tipo di droga destinata ad uso personale si rischia da uno a dieci anni di carcere e/o multe fino a 20.000 baht, mentre per casi particolarmente gravi, in cui la quantità di droga in possesso è tale da far ipotizzare un reato di spaccio è anche previsto l’ergastolo o persino la pena capitale.

Le droghe sono facili da acquistare e a prezzi inferiori rispetto ad altri Paesi e per questo molti giovani turisti credono, erroneamente, che la Thailandia sia una sorta di “paradiso” delle droghe e che in particolare nelle località del divertimento notturno la polizia chiuda un occhio, ma in realtà è l’esatto contrario. È necessario poi fare una considerazione sulla marijuana che in alcune Nazioni è permessa a fini terapeutici; in Thailandia sebbene un turista possegga un certificato o una prescrizione medica la marijuana è comunque considerata illegale, mentre altre sostanze come la morfina, l’oppio medicinale o il metadone, possono essere trasportate se accompagnate da un certificato medico, ma ovviamente in quantità limitate al soggiorno in Thailandia e giustificabili da un uso terapeutico.

La Yaba: la droga della pazzia

Se gli stranieri spesso prediligono marijuana o eroina, la yaba è invece la droga più utilizzata dai cittadini thailandesi. Il nome yaba significa “droga per i cavalli” perché in origine veniva somministrata ai cavalli che dovevano trasportare carri pesanti su per le colline dell’entroterra thailandese.  La yaba è un derivato delle metanfetamine e si presenta sotto forma di pasticche piccole e rotonde, solitamente di colore rosso, arancio o verde. Si può facilmente riconoscere dalle lettere “R” o “WY” riportate in rilievo sulla pasticca.
Di solito le pasticche vengono consumate per via orale, ma esiste anche un altro metodo che prevede il riscaldamento o la riduzione in polvere delle pasticche e la successiva inalazione.

La yaba viene anche chiamata “droga della pazzia” per gli effetti che derivano dall’uso di questa sostanza. Il potere eccitante, l’euforia e l’aumento del livello di attenzione provocati dalla yaba possono durare anche fino a 24 ore dopo l’assunzione, e per questo inizialmente le pasticche erano vendute liberamente in Thailandia ai camionisti presso le stazioni di rifornimento di benzina con lo scopo di tenerli svegli durante i lunghi tragitti; nel 1970 però, in seguito ai numerosi incidenti stradali correlati all’uso di questa sostanza, ne venne vietato l’uso. Essendo diventata illegale, questa droga ha subito anche un aumento vertiginoso del prezzo (da circa 10 baht a pasticca si è passati 250-450 baht).

Come tutte le altre droghe anche la yaba crea grande dipendenza. L’abuso costante di queste pasticche causano nervosismo permanente, irascibilità e allucinazioni paranoiche che possono portare ad un’improvvisa e incalcolabile predisposizione alla violenza, sia verso se stessi che verso gli altri. I consumatori della yaba soffrono inoltre di una perdita dell’appetito, di disturbi cronici del sonno e irreparabili e gravi disturbi psichici spesso accompagnati dalla depressione.

Uno dei principali paesi produttori della yaba è la vicina Birmania (Myanmar) e in particolare le provincie thailandesi del nord vicino al confine sono quelle che hanno registrato un aumento spaventoso di arresti per possesso di yaba (circa il 700% in più a partire dal 2008). La popolarità di questa droga ha purtroppo varcato i confini del Paese e negli ultimi anni è approdata negli Stati Uniti e anche in Italia.

Consigli

Il consiglio per chi viaggia in Thailandia è quello di stare alla larga da coloro che vendono o fanno uso di stupefacenti e di rifiutare qualsiasi tipo di sostanza vi venga offerta. Eviterete così di essere vittime di truffe e situazioni spiacevoli che finirebbero per costarvi care e per rovinare la vostra vacanza in Thailandia.

Fatte attenzione, in particolare le donne, anche a chi vi chiede il favore di trasportare un bagaglio o di consegnare un pacco all’interno del Paese o oltre il confine: spesso gli spacciatori usano questo metodo per trasportare la droga affidandosi ad ignari viaggiatori! Cercate inoltre di non lasciare il vostro bagaglio in mano a degli sconosciuti, sigillatelo bene quando lo lasciate in deposito e in generale fate attenzione quando viaggiate con persone che non conoscete! Ricordate che il contrabbando di droghe, ovvero l’oltrepassare il confine trasportando con sé delle droghe, comporta pene molto severe.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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