Dove cambiare i soldi

A differenza di alcuni anni fa, quando si viaggiava con tanti soldi in contanti, spesso custoditi sotto i vestiti, nelle tasche o nelle scarpe, oggi i viaggiatori si affidano prevalentemente alle carte di credito, prelevando solo lo stretto necessario per le piccole spese. Anche il cambio della valuta avviene in maniera diversa: solitamente si cambia un piccolo importo prima della partenza in modo da avere soldi a sufficienza per pagare il taxi/metro, il cibo e altre piccole spese che si possono avere all’arrivo e poi si preleva altro denaro una volta in loco.

Ma non per tutti i viaggiatori è così: c’è chi preferisce cambiare tutta la somma necessaria alla vacanza prima di partire, mentre altri preferiscono effettuare questa operazione all’arrivo nella località straniera. Come comportarsi dunque?  Meglio cambiare i soldi in banca in Italia o direttamente a destinazione? E qui sorge inevitabilmente un altro dubbio: a chi è meglio rivolgersi? Alle banche, alle poste, alle agenzie di cambio oppure prelevare agli sportelli bancomat? A volte si sceglie l’opzione più comoda che però non è sempre la più conveniente e si finisce per ritrovarsi addebitate spese extra elevate, come commissioni e tassi di cambio. Ma ridurre al minimo questi costi, utilizzando così il denaro risparmiato per godersi al meglio la vacanza, è possibile: basta adottare alcuni piccoli accorgimenti.

Prima di partire

È difficile riuscire a capire se ciò che stiamo pagando per cambiare la valuta è tanto o poco se non sappiamo qual è il tasso di cambio. Questo varia in qualsiasi momento ed è quindi bene informarsi prima di cambiare la valuta qual è quello stabilito dal mercato, su cui poi verranno aggiunte le commissioni.

È importante inoltre contattare il proprio istituto bancario o la compagnia della carta di credito per  informarsi sulle commissioni applicate dalla banca e/o dalle compagnie delle carte di credito ogni volta che prelevate all’estero. Alcune banche e carte di credito che si avvalgono di circuiti internazionali e hanno filiali in tutto il mondo a volte applicano una minima o nulla commissione sui prelievi presso determinati sportelli bancomat, perciò è opportuno valutare l’ammontare di queste spese.

Carte di credito e bancomat

Quando si ha necessità di denaro contante all’estero, il modo migliore e a volte più semplice è prelevare con un bancomat (se abilitato) ad un ATM, che si trova facilmente in giro per la città e in tutti gli aeroporti. L’operazione di prelievo è invece solitamente più costosa se si utilizza la carta di credito. A prescindere da quale tipo di commissione vi verrà applicata ogni volta che prelevate del denaro è conveniente cercare di ridurre il numero di operazioni, quindi optare magari per uno o due prelievi di somme maggiori rispetto al necessario, piuttosto che fare tanti piccoli prelievi. Se fate un viaggio lungo o vi fermate per tanto tempo in una destinazione potrebbe essere utile anche aprire un conto corrente, meglio se online, con una banca internazionale che ha varie filiali e sportelli nei paesi in cui vi recate e che quindi offre delle agevolazioni oppure aprire un conto con una banca straniera direttamente in loco, trasferendo del denaro dal vostro conto corrente italiano attraverso un bonifico: in questo modo la banca straniera vi rilascerà un nuovo bancomat o carta di credito con il quale effettuare i pagamenti e i prelievi nella destinazione senza pagare alcuna commissione, se non le spese per il bonifico iniziale. Questa soluzione si rivela talvolta indispensabile perché ogni istituto e compagnia impongono un determinato massimale e ciò significa che ci sono dei limiti sugli importi che è possibile prelevare per giorno e mese.

Le carte di credito vi consentono di viaggiare più tranquillamente, avendo sempre una risorsa finanziaria a disposizione e non correndo il rischio di vedervi derubati di tutto il denaro, come poteva accadere in passato a chi viaggiava solo con i contanti. Ovviamente c’è sempre comunque il rischio di vedersi sottrarre la carta durante un furto o un borseggio e per questo è sempre indispensabile prendere delle precauzioni: tenete sempre con voi il numero verde di emergenza della compagnia della carta, conservate il codice pin sempre lontano dal luogo in cui è custodita la carta e, se possibile, tenete un bancomat o una carta di scorta per le emergenze.

Se volete una maggiore sicurezza o se avete a disposizione un budget limitato, potrebbe essere utile optare per una carta di credito prepagata che potete ricaricare all’occorrenza, scegliendo il momento giusto in base al cambio di valuta del mercato. Non essendo collegata al vostro conto bancario, infatti, qualora vi capitasse di subire un furto mal che vada perderete solo l’importo disponibile sulla carta. Alcune sono pensate proprio per i viaggi all’estero e possono essere ricaricate in euro o nella valuta locale, ma anche con la carta prepagata vengono applicate delle commissioni per ogni transazione perciò informatevi attentamente sulle condizioni per non incorrere in spiacevoli sorprese.

I Travellers’ cheques

Oggi questi assegni per i viaggiatori non sono più molto utilizzati, ma possono essere utili se non volete utilizzare la carta di credito o se viaggiate in una zona poco sicura e avete paura di essere derubati, proprio perché vengono rimborsati nel caso di smarrimento o furto.

L’unico inconveniente è che sono alquanto costosi: inizialmente si paga una commissione nel momento in cui vengono rilasciati e poi, una volta a destinazione, quando si cambiano gli assegni viene applicato il tasso di cambio e un piccolo supplemento fisso. Se decidete di optare per questa soluzione, assicuratevi di cambiare importi relativamente elevati, considerando che ci sono delle spese fisse. Come per i contanti, è consigliabile cambiare i travellers’ cheques nelle banche, alle poste o, a volte, negli hotel: in questi posti è più probabile trovare tassi di cambio favorevoli, al contrario delle agenzie di cambio degli aeroporti e delle stazioni.

Cambiare denaro contante

Quando si tratta di cambiare del denaro contante avete varie alternative. Una di queste è la banca, dove la conversione richiede il pagamento di una commissione più o meno alta a seconda dell’istituto di credito. Potete decidere di rivolgervi alla banca presso cui avete il conto corrente prima di partire, ma assicuratevi di eseguire l’operazione almeno una settimana prima della partenza, soprattutto in caso di valute particolari che potrebbero non essere disponibili immediatamente e devono quindi essere ordinate dalla banca.

In alternativa potete cambiare il contante direttamente a destinazione presso una banca straniera, un ufficio postale o in hotel (alcuni hotel internazionali effettuano questo servizio). Prima però di procedere alla conversione prendetevi del tempo per informarvi sulle commissioni e il tasso si cambio applicati, così potrete valutare la soluzione più conveniente. Le commissioni applicate possono essere fisse, quindi identiche per ogni operazione, o a percentuale, quindi variabili in base alla somma cambiata; non sottovalutate questo aspetto perché vi aiuterà a decidere quanto denaro conviene cambiare: nel primo caso è consigliabile infatti convertire un importo più alto di quello necessario, considerato che anche una piccola cifra prevede le stesse commissioni. In ogni caso, considerato che dovete comunque pagare una commissione ogni volta che cambiate del denaro, è conveniente fare pochi cambi ma di grosse cifre piuttosto che tanti piccoli cambi; per una questione di sicurezza però, evitate di girare per la città con grandi importi di denaro in contanti e adottate tutte le precauzioni possibili: cassaforte in hotel, cintura portasoldi, tasche interne, ecc.

Dove NON cambiare i soldi

Evitate di cambiare i soldi presso i bureau du change delle stazioni e degli aeroporti, dove, nella maggior parte dei casi, si applicano commissioni molto elevate,  nonostante cerchino di attirare i clienti con la garanzia di non applicare commissioni. Questo accade perché invece di darvi il tasso di cambio stabilito dal mercato applicano un tasso di cambio iniziale già ricaricato della commissione. Per questo è importante conoscere il tasso di cambio per evitare di cadere in questi tranelli. Eventualmente potete optare per gli uffici di cambio presenti in città, che hanno tassi più favorevoli rispetto a quelli degli aeroporti, ma anche in questo caso è bene fare un giro di perlustrazione prima di cambiare i soldi e controllare quale agenzia pubblicizza il tasso più conveniente.

Ri-cambiare la valuta estera

Capita (molto spesso secondo alcuni sondaggi recenti) che una parte della valuta cambiata all’estero non venga spesa. Che cosa si può fare in questi casi e dove conviene cambiare il denaro? Alcuni viaggiatori decidono di fare gli ultimi acquisti in aeroporto, magari per fare gli ultimi souvenir o comprare qualche snack o riviste per il viaggio di ritorno. Valutando in base anche alla somma che vi è rimasta è consigliabile verificare dove è più conveniente cambiare la valuta, se in banca o in posta in Italia o all’estero prima della rientro. Se vi resta solo un piccolo importo che non vale la pena cambiare, sempre meglio lasciarlo in beneficienza ad una delle organizzazioni locali prima del rientro piuttosto che finire per tenere questo “tesoretto” inutilizzato in uno dei cassetti di casa.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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