Luca in Giappone

Questo diario è stato inviato da Luca Poli di Milano, potete contattarlo a luca.poli@maelstromart.it

Ciao a tutti,
anche io rispondo all’appello di Marco e vi racconto i miei due viaggi nella terra del Sol Levante. Prima però mi presento: mi chiamo Luca, ho 32 anni e sono nato a Milano dove vivo e lavoro.
Purtroppo posso andare in vacanza solo in agosto, quando in Giappone il clima è veramente insopportabile a causa dell’eccessiva umidità. Tuttavia, sono sempre riuscito a girare tutte le città in lungo e in largo senza troppe difficoltà.
Ho viaggiato sempre da solo ed ho organizzato tutto in autonomia. Questo dimostra che si può andare in una terra così lontana senza problemi… basta aver voglia di partire, anche perché una volta arrivati non c’è nulla da temere, visto che i Giapponesi sono molto educati e disponibili.

Primo viaggio in Giappone

La prima volta sono stato in Giappone nel 2009 e, con tre settimane a disposizione, sono riuscito a visitare Tokyo, Takayama, Kanazawa, Kyoto, Nara ed Osaka. Ma andiamo con ordine:

Tokyo

Sono partito da Malpensa i primi giorni di agosto e, dopo 12 ore abbondanti di volo, sono arrivato all’aeroporto di Narita. Qui, dopo aver espletato tutte le formalità doganali, ho preso il treno “Narita Express” che mi ha portato al centro di Tokyo e da lì è stato un attimo arrivare allo Shiodome dove si trova il Park Hotel Tokyo.
I primi giorni ovviamente li ho spesi gironzolando per i vari quartieri della città: da Shinjuku con i suoi grattacieli a Ginza con le sue vie del lusso, da Akihabara con i negozi di elettronica ad Asakusa con il Tempio di Senso-ji. Ho camminato per una settimana a bocca aperta, mi è sembrava tutto stupendo. Inoltre ho provato di persona la pulizia, l’ordine (le persone fanno la fila e non la saltano come in Italia…) e la puntualità dei treni giapponesi. A questo proposito devo dire che per muovermi ho utilizzato spesso la linea JR Yamanote che raggiunge quasi tutte le principali zone della città. Raramente ho usato la metropolitana che, a parte un primo momento di smarrimento, è semplicissima da usare.

Tokyo centro

L’impatto con Tokyo è stato a dir poco incredibile. Certo, anche io sono caduto in qualche “trappola per turisti” come la Tokyo Tower (per vedere la città dall’alto è molto meglio salire all’ultimo piano del Tokyo Metropolitan Government Office a Shinjuku che, tra l’altro, è gratis), però ci sono stati anche momenti molto belli, come quando al parco di Ueno un vecchietto mi ha regalato una busta con dei pezzetti di pane e insieme ci siamo messi a dar da mangiare alle carpe del lago.

Per quanto riguarda i pranzi e le cene ho fatto affidamento sulle indicazioni di Marco Togni (a partire dal classico Sushi Zanmai…) e mi sono sempre trovato bene. I prezzi dei pasti non sono assolutamente proibitivi e, anzi, molto spesso sono più bassi di quelli di Milano. A volte ho pranzato anche nei vari Excelsior Cafè dove si può mangiare e bere in tranquillità a prezzi modici.

Tokyo centro

Takayama e Kanazawa

Dopo aver passato una settimana a Tokyo ho preso il treno per Takayama. Sono stato lì solo un giorno anche perché la città è veramente piccola. Consiglio a tutti però di visitare Sanmachi dove sono presenti alcuni negozi storici e antiche case ancora incredibilmente conservate.

Il giorno successivo ho ripreso il treno in direzione Kanazawa. Anche lì mi sono fermato solo un giorno, ma è stato più che sufficiente per visitare di Nagamachi, il quartiere in passato abitato dai samurai, e Higashi, il quartiere delle geishe.

C’è da dire che queste due città di solito non rientrano nei normali itinerari di viaggio dei turisti, ma se si hanno un paio di giorni a disposizione ne vale veramente la pena. Inoltre, Takayama e Kanazawa si trovano nel cuore delle Alpi Giapponesi e il panorama che si vede durante i trasferimenti in treno è veramente incantevole.

Kyoto

Dopo essermi rilassato sulle Alpi Giapponesi, dove tra l’altro il clima era anche più mite, ho preso un altro treno e ho raggiunto Kyoto. Qui ho alloggiato per un paio di giorni a Gion presso il Ryokan Yoshi-Ima e poi mi sono trasferito al Kyoto Tokyu Hotel.
Tutti dovrebbero passare almeno due/tre giorni in un Ryokan, del resto non si può attraversare il mondo per poi non provare a soggiornare in una tipica locanda giapponese! Quella in cui sono andato io ha poi il vantaggio che accoglie spesso gli stranieri e, quindi, il personale è abituato alle gaffes che i Gaijin possono involontariamente commettere. C’è da dire però che anche in questo caso le regole dei Ryokan sono molto semplici da seguire, è più il timore di sbagliare che altro…
Ovviamente i primi giorni ho girato praticamente tutta la città (e zone limitrofe) per vedere i posti che mi ero segnato: il castello di Nijo-jo, il quartiere di Gion (…per le geishe che però non ho visto), i Torii del Santuario di Fushimi Inari, il Padiglione d’oro del tempio di Kinkaku-ji e i mille altri templi di Kyoto. È stato impressionante vedere come in una così grande città la natura riesca a convivere con i grattacieli e il cemento: in più di un’occasione, infatti, ho visto e fotografato degli aironi che passeggiavano tranquillamente a bordo strada…
Ma gli animali liberi in mezzo alla città non sono una caratteristica della sola Kyoto…

Tokyo centro

Nara

Infatti, l’ultimo giorno che mi trovavo a Kyoto ho deciso di fare un’escursione a Nara e qui prima ho incontrato gli insaziabili cerbiatti che appunto girano liberi per strada; poi, ovviamente, ho visitato i templi della città, compreso il Todai-ji con l’enorme statua del Buddha in bronzo. Mi raccomando, se soggiornate a Kyoto fate un salto a Nara perché è veramente bella e dista solo 30 minuti di treno.

Tokyo centro

Osaka

Finiti i giorni a disposizione a Kyoto, ho preso l’ennesimo treno e sono arrivato a Osaka dove mi sono fermato solo per una notte presso lo Shin Osaka Hotel prima di ripartire per l’Italia. Sebbene avessi davvero poco tempo a disposizione ho cercato di vedere più cose possibili, ed a volte ho girato anche senza una meta precisa ma con l’intento di vedere la città nel suo insieme.

… purtroppo il tempo a disposizione per le vacanze passa sempre in fretta e così ho preso il treno per l’aeroporto di Osaka…

Secondo viaggio in Giappone

Il viaggio in Giappone dello scorso anno mi era piaciuto così tanto che… anche quest’anno sono tornato nella terra del Sol Levante. Purtroppo questa volta avevo solo 10 giorni a disposizione e così ho preferito approfondire la conoscenza di Tokyo e fare delle escursioni di una giornata a Kamakura e Yokohama.

Tokyo

Anche in questa occasione sono stato al Park Hotel Tokyo. Questa volta però, consapevole dei “tempi” della metropoli, ho fatto una vacanza decisamente più tranquilla di quella dell’anno precedente: mi svegliavo tardi, facevo colazione con calma in qualche Excelsior Cafè, e solo dopo mi mettevo a gironzolare per la città, evitando così la ressa in metropolitana tipica dell’ora di punta.

Durante questo secondo viaggio ho colto l’occasione per visitare alcuni musei che si trovano a Ueno e una domenica sono andato ad Odaiba dove ho avuto una piacevole sorpresa: c’erano infatti tantissimi ragazzi che passeggiavano vestiti con i loro abiti tradizionali. Non avevo mai visto così tante persone in Kimono o in Yukata, neanche nei documentari di viaggio visti in tv. Ad Odaiba è d’obbligo la visita al palazzo della Fuji Television e al grande magazzino Aqua City Odaiba e ovviamente non me li sono fatti mancare.

Nei giorni successivi ho visitato altri quartieri e mangiavo a caso nei piccoli locali e/o pub che incontravo lungo il mio cammino. Il più delle volte ho mangiato bene e sempre a prezzi modici. A questo proposito mi permetto di consigliare il “Sapporo Lion” di Ginza. È molto frequentato e a volte rischia di essere fin troppo confusionario ma, se non andate negli orari di punta, potete mangiare e bere le migliori birre giapponesi in tutta tranquillità (questo ovviamente non è un invito a bere in modo sregolato, però se come me amate la birra dovete fare un salto in questo locale).

Kamakura

Dopo qualche giorno passato a Tokyo ho deciso di prendere il treno per Kamakura. In realtà, su indicazione di alcuni amici, sono sceso alla stazione precedente che si chiama Kita-Kamakura.

Devo dire che è stata l’esperienza più bella di questo mio secondo viaggio. Il percorso da Kita-Kamakura a Kamakura, che potete benissimo fare a piedi, è pieno di templi bellissimi e in uno di questi ho assistito ad una cerimonia buddista. Alcuni templi si trovano in collina e bisogna camminare un po’ per trovarli, però vi assicuro che ne vale veramente la pena. Kita-Kamakura è sicuramente la zona più tranquilla mentre Kamakura è presa d’assalto dai turisti, specialmente nel fine settimana. Per questo motivo, se volete visitare questi posti, vi consiglio di farlo di mattina e in un giorno infrasettimanale.

Yokohama

Il giorno prima di tornare in Italia sono andato a Yokohama. Era da un bel po’ di tempo che volevo visitarla ma non ci ero mai riuscito. Così mi sono deciso e in circa 30 minuti di treno sono arrivato a destinazione. Purtroppo il caldo era davvero insopportabile e questo ha influito un po’ sulla mia gita fuori porta. Sono riuscito comunque a visitare i grattacieli di Minato Mirai 21, il quartiere cinese e i grandi magazzini Sogo (davvero enormi) che si trovano proprio fuori dalla stazione.

…poi ahimè veloce ritorno a Tokyo, dove la mattina successiva ho preso il treno per l’aeroporto di Narita…

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).