La cultura cinese del tè

Quando si parla di cultura cinese del tè, ci si riferisce ad una serie di aspetti quali il metodo di preparazione del tè, il materiale che viene utilizzato per prepararlo e naturalmente tutte le occasioni in cui entra in gioco il suo consumo. La cerimonia del tè cinese è un’attività culturale che include la preparazione e la maniera di presentazione della bevanda. Il concetto intorno a cui ruota la cerimonia cinese del tè è l’armonia.

La cultura del tè in Cina è assai diversa da quella del Giappone o dei paesi europei, senza considerare che, in Cina, il tè non è solo una bevanda ma anche un ingrediente fondamentale della medicina tradizionale cinese.
Il tè ha avuto una grande influenza sullo sviluppo della cultura cinese. Il tè è spesso associato alla letteratura, alle arti e alla filosofia, ma anche al taoismo, buddismo e confucianesimo.

Tradizionalmente, i bevitori di tè venivano considerati come un élite culturale della società, in quanto la pratica di bere il tè era considerata espressione di moralità personale, educazione e principi sociali.
Nella Cina moderna ogni abitazione, anche quella più umile, possiede un set per la preparazione del tè. Avere strumenti di preparazione del tè costituisce un simbolo di accoglienza verso i visitatori o i vicini di casa. Tradizionalmente, chi si reca in visita in una casa cinese, sarà chiamato a sedersi e bere il tè.

Occasioni

Come segno di rispetto

Nella società cinese, la generazione più giovane mostra sempre il proprio rispetto verso la vecchia generazione offrendo una tazza di tè; stessa cosa avviene (o meglio avveniva in passato) tra individui di rango inferiore e individui di rango superiore. Oggi, la società cinese è diventata più aperta in tal senso e non è raro vedere un capo che versa il tè ai propri subordinati in un ristorante. Nelle occasioni formali, tuttavia, una persona di rango inferiore non dovrebbe mai aspettarsi che quella di rango superiore le serva il tè.

Nelle riunioni di famiglia

Quando i figli crescono e si allontanano dal nido materno, le riunioni famigliari diventano particolarmente importanti, in quanto permettono ai membri di una famiglia di rivedersi e trascorrere del tempo insieme. Bere il tè in queste occasioni rappresenta un modo per sancire l’importanza dell’evento. Questo fenomeno riflette i valori della famiglia cinese.

In segno di scusa

Nella cultura cinese, versare del tè ad un’altra persona è un modo per chiederle scusa. Ad esempio, i bambini servono il tè ai loro genitori in segno di sottomissione.

Nei matrimoni

Nella cerimonia nuziale tradizionale cinese, la sposa e lo sposo si inginocchiano davanti ai loro genitori e servono loro il tè. Questo è il modo più devoto per esprimere la loro gratitudine, un modo per dire: “Se siamo qui lo dobbiamo a voi.” A quel punto i genitori sono soliti bere una piccola porzione del tè per poi dare agli sposi una busta rossa , che simboleggia buona fortuna. Un’altra variante prevede che la sposa serva il tè ai genitori dello sposo, come a dire che lei è entrata a far parte della famiglia di quest’ultimo.
La cerimonia del tè durante un matrimonio serve anche come mezzo di incontro per le due famiglie degli sposi. Le famiglie cinesi possono essere piuttosto numerose ed è facile che molti membri non si conoscano ancora.

Finger tapping

Con questo termine si indica la consuetudine di piegare indice e medio e batterli sul tavolo, per esprimere gratitudine verso la persona che ha servito il tè.
Questa usanza si dice abbia avuto origine nella dinastia Qing, quando l’imperatore Qian Long era solito viaggiare in incognito attraverso l’impero. Un giorno, in un ristorante, l’imperatore, dopo essersi versato una tazza di tè, riempì anche la tazza di un suo servo, che per ringraziare dell’immenso onore ricevuto, sentì il desiderio di inginocchiarsi dinnanzi a lui, ma non potendolo farlo per non rivelare l’identità dell’imperatore, optò per piegare le dita sul tavolo, come a simulare l’inchino.

La preparazione

Nella cultura cinese, ci sono molti modi per preparare il tè. Il metodo più informale è la semplice aggiunta di foglie in una pentola con acqua calda. Questo metodo è adottato comunemente nelle case e nei ristoranti. Altri due metodi principali di preparazione del tè sono il metodo Chaou e il metodo Kung Fu Cha.

Metodo Chaou

Questo metodo entra in gioco nelle occasioni più formali e viene generalmente utilizzato per i tè più delicati e per le degustazioni. Il Chaou prevede l’utilizzo di tre pezzi: un coperchio, una tazza/ciotola e un piattino, generalmente in porcellana.

Metodo Kung Fu Cha

Il Kung fu cha è nato e si è sviluppato nelle province cinesi del Fujian e del Guangdong. Il nome significa “tè preparato con cura ed attenzione”. L’atteggiamento di impegno che deve essere posto nella preparazione del tè è lo stesso che si impiega nella preparazione atletica: ecco il motivo per cui il termine kung fu viene usato anche per le arti marziali cinesi.
La scelta dei materiali è fondamentale. Moltissime sono le regole sulla scelta delle componenti: ad esempio, alcuni maestri sostenevano che l’acqua non dovesse mai toccare il metallo.
Il tè kung fu viene preparato utilizzando per lo più la varietà Oolong, ottenuta da piante coltivate nella zona sud della regione dello Zhejiang e sull’isola di Taiwan.
La teiera tradizionale è detta Yixing, caratterizzata da una certa porosità, in modo da assorbire gli aromi del tè che vi vengono infusi.
Altri strumenti utilizzati sono: le pinze per manipolare le tazzine bollenti, un cucchiaio ottenuto da una sezione di canna di bamboo per misurare la quantità di tè, un vassoio con doppio fondo cavo per raccogliere l’acqua in eccesso, un bollitore e altri strumenti affusolati per raccogliere le foglie dall’interno della teiera.

La casa da tè

Tradizionalmente, le élite della società cinese si riunivano nelle case da tè per condividere le idee. La casa da tè era un luogo dove venivano create alleanze politiche.
In Cina le case da tè svolgono la stessa funzione dei pub nel mondo anglosassone, tranne per il fatto che ovviamente non viene servito alcuna bevanda alcolica. I cinesi frequentano le case da tè per socializzare e darsi appuntamento.
Nelle case da tè cinesi, il tè può essere servito già pronto oppure preparato direttamente al tavolo dal maestro di cerimonia, il tutto seguendo una procedura rituale.
Il concetto di casa da tè pubblica nasce in epoca Tang, nonostante all’epoca esse fossero riservate ai ceti sociali più elevati.
Fu solamente a partire dalla dinastia Qing che le sale da tè diventarono aperte a tutti, diventando sempre di più dei luoghi di intrattenimento e divertimento, con performances di ballerini e musicisti.
Nelle sale da tè di epoca Qing si usavano piccole teiere che venivano riempite quasi completamente di foglie di tè e con le stesse foglie venivano fatte numerose infusioni.

Cenni storici

I cinesi consumano tè da ben 4.000 anni. La leggenda narra che Yan Di, un antico sovrano, fosse stato avvelenato da qualche erba che aveva ingerito, dopodiché una goccia d’acqua colò nella sua bocca da un albero del tè e fu così che si salvò. Per lungo tempo, il tè è stato utilizzato come farmaco. Durante la dinastia Zhou, era un’offerta religiosa. Durante il periodo primaverile e autunnale, la gente mangiava le foglie di tè fresche come verdure. Presso i monaci buddisti, il tè veniva consumato per il suo effetto rinfrescante e per il fatto di favorire la meditazione.
Il tè come bevanda tout court, diventò tale durante la dinastia Tang, quando iniziò ad essere venduto regolarmente negli esercizi commerciali.
Sempre durante la dinastia Tang, un monaco giapponese si innamorò di questa bevanda e la esportò in Giappone.
Durante la dinastia Ming, il tè iniziò ad essere venduto ai paesi del sudest asiatico e del Sud Africa. Nel 1610 arrivò in Europa attraverso Macao, a bordo di una nave mercantile olandese, diventando così una bevanda internazionale.
Il rito del tè entrò piano piano anche nell’ambito della corte Imperiale, dove i cuochi inventarono una serie di piatti prelibati di semplice degustazione, gli Yum Cha, composti da involtini, ravioli al vapore (o Dim Sum), focaccine, piccoli bocconcini di verdure, carne o pesce da degustare insieme al tè.
Hong Kong e la regione del Guandong furono la culla di questa tradizione, che ancora oggi trova largo spazio soprattutto nei week end, quando grandi ristoranti e sale da tè iniziano a riempirsi già alle undici del mattino.

Caratteristiche del tè ideale

  • Le foglie devono essere abbastanza secche da provocare un fruscio nel palmo della mano.
  • La fragranza deve essere pura, senza accenni di carbonizzazione. Il buon tè, soprattutto quello fresco, ha un aroma naturale di orchidea o gelsomino.
  • Le foglie infuse dovrebbero essere prive di impurità.

Il set da tè

Il tipico set da tè per la cerimonia del kung fu, è composto da:

  • una teiera da circa 0,25 litri,
  • 4 tazze da 0,10 litri,
  • pinze in legno per manipolare le tazzine bollenti
  • un cucchiaio in legno ottenuto da una sezione di canna di bamboo (serve a misurare la quantità di tè)
  • ulteriori strumenti affusolati in legno per raccogliere le foglie usate dall’interno della teiera
  • un vassoio di bamboo con un doppio fondo cavo per raccogliere l’eccedenza di acqua durante la preparazione
  • un bollitore

Fasi della preparazione del tè

  • Si dispongono sul vassoio la teiera e le tazzine, tenendo a portata di mano tutti gli strumenti che entrano in gioco nella preparazione, e ovviamente la scatola contenente le foglie di tè.
  • Si riempie il bollitore con una quantità d’acqua pari a 6 o 7 volte la dimensione della teiera.
  • Quando l’acqua raggiunge i 60/65 °C (e ciò si determina osservando la dimensione e la forma delle bolle di vapore che si formano sul bordo del bollitore) la si versa nella teiera fino all’orlo.
  • L’acqua viene poi versata nelle tazzine e successivamente, con l’aiuto delle pinze, si svuotano le tazzine versando l’acqua di ognuna in quella a fianco, il tutto allo scopo di sciacquare e pre-riscaldare tazzine e teiere.
  • Con il cucchiaio di bamboo si prelevano le foglie di tè dalla scatola e le si mostrano agli ospiti affinché essi ne possano apprezzare la qualità.
  • Si pongono le foglie nella teiera e vi si versa sopra l’acqua dal bollitore.
  • Le foglie vengono lasciate in infusione per un tempo pari alla durata di 4 o 5 profondi respiri, dopodiché si versa l’acqua nelle tazzine, con un movimento fluido.
  • Sempre utilizzando le pinze, le tazzine vengono nuovamente vuotate nel vassoio, in un passaggio chiamato sciacquatura dei piedi, in quanto anticamente quest’acqua veniva utilizzata per fare i pediluvi.
  • L’acqua viene versata nuovamente nella teiera e si attende per un tempo che varia da 1 a 4 minuti, a seconda del tipo di tè utilizzato.
  • La bevanda viene versata nelle tazzine, accertandosi che il colore e l’intensità del gusto di ogni tazzina sia uguale, questo perché la bevanda che esce inizialmente dalla teiera tende ad essere più leggera ed insipida rispetto a quella proveniente dal fondo della teiera.

Tipi di tè

I tè vengono generalmente classificati in base a diversi fattori, come la zona di produzione, il mercato di destinazione, la pezzatura della foglia, ecc.. Il fattore più rilevante è rappresentato però dal metodo di lavorazione che le foglie subiscono dopo la raccolta e in particolare il grado di ossidazione delle foglie, in base a cui si distinguono: i tè verdi (non ossidati), i tè neri (completamente ossidati) e i tè “semi-fermentati” (oolong), caratterizzati da un grado di ossidazione intermedio.

In Cina si impiega un sistema di classificazione che distingue sei tipologie fondamentali di tè, ottenute con sei diversi processi di lavorazione: Lucha (Tè verde), Huangcha (Tè giallo), Heicha (Tè nero), Baicha (Tè bianco), Qingcha (Tè oolong) e Hongcha (Tè rosso).

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).