Come prendere l’aereo

Ecco una guida utile e dettagliata pensata per coloro che non hanno mai viaggiato in aereo e si trovano ad avere a che fare per la prima volta con l’ambiente dell’aeroporto e tutte le formalità per imbarcarsi.
Molti chiedendo agli amici si sentono dire un’ infinità di cose, talvolta sbagliate o incomplete, e poi in aeroporto fanno fatica.

Come muoversi all’arrivo in aeroporto

Un consiglio sempre utile è quello di presentarsi in aeroporto almeno due ore prima della partenza del volo per quanto riguarda i voli nazionali, e almeno tre ore prima della partenza per i voli internazionali. in modo tale da sbrigare con calma tutte le procedure e non rischiare di perdere l’imbarco. In realtà tutto questo tempo spesso non è necessario secondo i regolamenti delle compagnie, ma meglio prendersela con calma piuttosto che rischiare di perdere l’aereo.

Appena arrivati al terminal delle partenze, è buona cosa dare un’occhiata ai monitor, controllando i dati del proprio volo ed eventuali variazioni di orario. In aeroporto è facile orientarsi grazie all’abbondante segnaletica e ai numerosi cartelli informativi, indispensabili per muoversi all’interno e all’esterno del terminal e accedere agevolmente a tutte le aree.
Nel terminal, in particolare, si trovano tutti i servizi dedicati al volo e quelli che rendono più confortevole la permanenza dei passeggeri, come negozi, bar, ristoranti, uffici di cambio valute, banco informazioni ecc. Oltre alle attività commerciali, sono presenti anche tutte le realtà preposte alla gestione e alla sicurezza aeroportuale, come ad esempio l’ENAC (che supervisiona tutte le attività di aviazione civile in Italia), l’ENAV (che controlla e gestisce il traffico aereo dalla Torre di Controllo) e varie forze dell’ordine, come carabinieri, vigili del fuoco e guardia di finanza.

Come fare il Check-in

La prima importante procedura per imbarcarsi è quella del check-in, ossia l’operazione con cui il passeggero viene registrato in un determinato volo e si procede al controllo dei bagagli a mano e di quelli che verranno introdotti nella stiva. Occorre presentare il foglio di prenotazione e un documento di riconoscimento (passaporto nel caso dei paesi fuori dall’UE o semplice carta d’identità se si resta in ambito UE), nonché il bagaglio con cui si viaggia, dopodiché ci verrà consegnata la carta di imbarco con l’indicazione del proprio nome, numero del volo, orario di partenza, orario di imbarco e il “gate” per accedere al proprio volo. Il bagaglio destinato alla stiva va messo sul nastro pesa-bagagli accanto alla postazione della hostess, affinché venga pesato ed etichettato con un adesivo relativo al volo su cui deve essere caricato. Il bagaglio da stiva , una volta etichettato, viene spinto su un nastro trasportatore fino al punto di raccolta dove viene controllata l’etichetta e la sua destinazione, per poter essere infine caricato nella plancia dell’aereo.
Se non si ha alcun bagaglio da imbarcare in stiva, ma solo bagaglio a mano da portare in cabina, la procedura è la stessa, senza ovviamente la fase di pesatura ed etichettatura del bagaglio.

Bagagli a mano

Negli ultimi anni molte compagnie aeree hanno deciso di applicare severe misure nei riguardi dei bagagli a mano, imponendo delle franchigie di peso e misura, che variano da compagnia a compagnia: è bene dunque informarsi preventivamente, onde evitare di dover pagare delle tariffe extra (solitamente piuttosto salate) o di dover rinunciare a portare quel determinato bagaglio in cabina.

Zona di accesso e controlli di sicurezza

Dopo aver fatto il checkin bisogna dirigersi verso la zona di accesso ai gate.
Le severe misure di sicurezza applicate in tutti gli aeroporti mondiali prevedono che i passeggeri accedano alla zona imbarco solo dopo essere passati attraverso il metal detector, che segnala l’eventuale presenza di oggetti non ammessi a bordo o potenzialmente pericolosi. ” Metal detector ” è un termine inglese che significa “rilevatore di metalli”: quando rileva la presenza di un metallo emette un suono che invita il controllore ad approfondire la perquisizione. Al fine di evitare brutte sorprese e dover rinunciare ad imbarcare qualche oggetto di proprietà, è sempre bene controllare il sito della compagnia aerea con cui si vola, alla sezione dedicata al bagaglio a mano, avendo cura di memorizzare gli oggetti ammessi e quelli non ammessi. Prima di passare al metal detector gli addetti invitano a depositare momentaneamente tutti gli oggetti metallici che abbiamo addosso, come monete, chiavi, cintura ecc. Mentre il bagaglio a mano viene fatto passare su un nastro trasportatore con scanner a raggi X, il passeggero passa attraverso il metal detector e, una volta superato, è possibile che subisca un ulteriore controllo più approfondito, a discrezione del personale aeroportuale.

I liquidi

Alcuni liquidi, combinati tra loro, sono potenzialmente pericolosi, pertanto non si possono portare a bordo.
Se si possiedono dei liquidi o semiliquidi, ivi inclusi profumi, dentifricio, deodorante e prodotti simili, occorre inserirli in una busta di plastica trasparente richiudibile, mentre i contenitori inseriti nella busta non devono essere superiori a 100 ml e la busta deve avere la capienza massima di 1 Lt. La busta va inoltre presentata a parte ai controlli affinché ne possano verificare il contenuto.

L’imbarco

Una volta superati i controlli di sicurezza, si procede verso l’area di imbarco, dove occorre attendere fino al momento della partenza. Se si viaggia verso una destinazione al di fuori della Comunità Europea, è necessario munirsi di passaporto, che verrà controllato dagli ufficiali di polizia di frontiera. Quando gli altoparlanti annunciano l’inizio delle procedure d’imbarco del proprio volo, è ora di dirigersi verso l’apposita “uscita” e seguire le indicazioni per salire a bordo del velivolo.
L’imbarco vero e proprio a bordo del velivolo può avvenire percorrendo una passerella o tunnel che immette direttamente all’interno dell’aereo oppure può prevedere di dover recarsi a piedi attraverso il piazzale dove sosta l’aereo (o talvolta a bordo di navette), salendovi attraverso l’apposita scaletta. Prima di salire, viene effettuato un ultimo controllo dei documenti e della carta d’imbarco, per accertarsi che si stia per salire sul volo giusto.
Il personale di bordo accoglie i passeggeri aiutandoli a prendere posto e a sistemare il bagaglio a mano all’interno dei vani portabagagli posti sopra ai sedili, provvedendo in seguito a controllare che tutte le cinture di sicurezza siano state allacciate e ad illustrare le regole da osservare durante il volo.

Documenti per l’espatrio

Se si viaggia verso un paese appartenente alla Comunità Europea è sufficiente la carta d’identità, mentre per tutti gli altri si rende necessario il passaporto e, a volte, il “visto”, un permesso speciale che a volte va richiesto prima della partenza mentre a volte viene fatto direttamente all’arrivo (come nel caso del visto per i viaggi in Giappone).

L’arrivo

Può capitare di atterrare in un aeroporto che non sia quello della destinazione finale, ma solo per fare uno scalo e poi proseguire verso un’altra destinazione con un volo differente: si scende dall’aereo, si passa in una zona chiamata area di transito e, spesso senza dover rifare i controlli di sicurezza, si procede verso una sala di attesa da dove imbarcarsi sul nuovo volo. La valigie verranno sbarcate e ricaricate direttamente sul volo di prosecuzione da parte degli addetti. Dopo l’atterraggio, occorre attendere che l’aereo espleti tutte le funzioni di arresto, il che può talvolta richiedere diversi minuti. All’apertura dei portelloni le hostess e gli steward indicano le procedure di uscita e ci si dirige verso il banco di controllo documenti, dove occorre mostrare il proprio documento d’identità. Effettuato questo ultimo controllo ci si avvia ai nastri trasportatori per recuperare il proprio bagaglio. Ogni nastro è dotato di un monitor su cui compaiono i dati del volo, onde poter individuare il proprio. Nella sfortunata ipotesi in cui il proprio bagaglio non compaia tra quelli sbarcati, occorre dirigersi all’ufficio “lost & found” con la carta d’imbarco e denunciare lo smarrimento del proprio bagaglio. Grazie all’etichetta che era stata apposta in fase di check-in, il personale del lost & found potrà individuare tutti i dati del bagaglio smarrito e ritrovarlo.
Se invece il proprio bagaglio arriva sano e salvo, si può ritirarlo e avviarsi ai varchi di uscita: un corridoio segnalato con un cartello verde è riservato ai passeggeri che non hanno nulla da dichiarare (nothing to declare), mentre chi deve espletare dichiarazioni doganali è tenuto a seguire il percorso segnalato da un cartello rosso. La dichiarazione doganale è obbligatoria per certe tipologie di prodotti e a seconda della provenienza e del paese di destinazione. Le sanzioni per il mancato espletamento di simili formalità sono estremamente gravose, onde per cui è sempre bene, prima di affrontare un qualsiasi viaggio all’estero, informarsi sugli obblighi cui si deve far fronte, ad esempio consultando il sito ufficiale dell’agenzia delle dogane.

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Allacciate le cinture

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).