Codice IATA

Se avete in programma di andare per esempio a New York per le vacanze, al momento di scegliere tra le opzioni di volo vedrete una serie di strani codici, come EWR o JFK. Si tratta semplicemente dei codici IATA che identificano gli aeroporti di New York: EWR è l’aeroporto di Newark-Liberty e JFK è l’aeroporto John F. Kennedy.

Il codice aeroportuale IATA è dunque una sigla di tre lettere che viene assegnata ai diversi aeroporti di tutto il mondo dalla IATA (International Air Transport Association), un’associazione che si occupa di elaborare i codici anche per le stazioni ferroviarie e per le società di gestione degli aeroporti.

Come viene assegnato il codice?

Il procedimento con cui viene stabilito il codice è molto semplice perché solitamente si basa sulle prime tre lettere della città in cui si trova l’aeroporto (ad esempio SIN per Singapore, ATL per Atlanta e così via) oppure, nel caso in cui ci fosse più di un aeroporto, sul nome della zona in cui si trova l’aeroporto (ad esempio EWR per Newark) o sul nome dell’aeroporto stesso (come JFK per John K. Kennedy). Ma non sempre vengono seguite queste regole e quindi il codice potrebbe essere anche totalmente differente dal nome della città o dell’aeroporto.

Un codice diverso potrebbe anche essere dovuto al cambiamento del nome della città stessa, al quale non è però seguito il cambiamento del codice IATA dell’aeroporto: è il motivo per cui l’aeroporto di Mumbai ha il codice BOM (da Bombay) e quello di San Pietroburgo è LED (da Leningrado). In altri codici può essere invece aggiunta una lettera identificativa: è il caso di alcuni aeroporti americani che terminano in X (Los Angeles diventa LAX) e degli aeroporti neozelandesi che aggiungono una Z finale (Hamilton è quindi HLZ).

I codici degli aeroporti vengono aggiornati e pubblicati ogni due anni sul sito ufficiale della IATA.

Perché serve conoscere il codice IATA?

Un esempio dell’utilizzo del codice IATA sono le etichette dei bagagli che vengono imbarcati nella stiva: al momento del check-in l’addetto al banco provvede a stampare l’etichetta da applicare sui bagagli, sulla quale è riportato il codice IATA dell’aeroporto di destinazione. Lo stesso codice è riportato sulla carta d’imbarco.

Ma è importante soprattutto fare attenzione al codice IATA al momento della prenotazione del volo per tutte quelle destinazioni che hanno più aeroporti: assicuratevi di capire bene dove si trova l’aeroporto rispetto alla vostra sistemazione e quali sono i mezzi di trasporto disponibili per raggiungerla.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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