Chiesa di San Domenico a Macao

Situata nel cuore di Piazza del Senato, la chiesa di San Domenico è un edificio barocco risalente al tardo 16° secolo, nonostante la struttura attuale risalga ai primi anni del 17° secolo. Si tratta della chiesa più antica di Macao, indicata come uno dei 29 siti che formano il centro storico di Macao, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Cenni storici

La chiesa fu fondata nel 1587 da tre sacerdoti domenicani spagnoli, giunti qui dal Messico.
Nel 1644 fu teatro di violenze, quando un ufficiale fedele al re di Spagna venne ucciso ai piedi dell’altare durante la celebrazione di una messa.

Il primo giornale in lingua portoghese edito in Cina fu “Un Abelha da China”, pubblicato proprio nella chiesa di San Domenico il 12 settembre 1822.
Nel 1834, a seguito dello scioglimento dell’ordine monastico, la chiesa venne chiusa e l’edificio fu convertito in caserma, poi stalla e infine ufficio per le opere pubbliche. Oggi è ritornata ad assolvere la sua funzione originaria, oltre ad essere un luogo d’arte dove sono custodite opere provenienti da altri ordini religiosi: Il Tesoro del Museo di Arte Sacra è stato istituito nel corso del rinnovamento del 1997 e contiene circa 300 opere religiose e manufatti: dipinti, sculture e suppellettili liturgiche che illustrano la storia della Chiesa cattolica in Asia.
La chiesa di San Domenico fa parte dei luoghi che ospitano il Macau International Music Festival: qui si svolge infatti la maggior parte dei concerti.

Caratteristiche

Dal punto di vista architettonico, San Domenico è un interessante mix di stile europeo e locale (soprattutto cinese).
La facciata è suddivisa in quattro livelli orizzontali e tre sezioni verticali, con la parte centrale sormontata da un timpano decorato con un rilievo ovale che reca lo stemma dell’ordine domenicano. Colonne corinzie e finestre scandiscono ritmicamente l’elevazione. Tra le colonne si inseriscono pannelli decorativi con rilievi in ​​stucco, che danno alla chiesa un’aria di solennità ed eleganza. La chiesa si compone di navata, coro ed un campanile alto tre piani, vicino alla sacrestia, sul retro dell’edificio. Lo spazio interno è diviso in tre sezioni da due file di pilastri di ispirazione corinzia e collegati da archi di mattoni. Le aperture laterali al piano terra danno su un corridoio sul lato destro della navata centrale della chiesa, che dà accesso alla sacrestia e al campanile.
Questo è lo stile barocco delle chiese seicentesche, influenzato dallo stile portoghese e spagnolo.
Il soffitto interno è decorato con vari motivi, tra cui una corona, proprio sopra l’altare maggiore. L’altare maggiore è decorato rilievi in ​​gesso bianco. Sulla sommità dell’altare maggiore, vi è una icona della Madonna di Fatima, una stampa artistica portoghese del XVII secolo. Fatima rappresenta la Vergine Maria, ed è generalmente conosciuta con il più informale nome portoghese di Giacinta. Le statue di San Domenico e di Santa Caterina si ergono in piedi ai lati della Madonna.

Ai lati della chiesa sono sistemati due ulteriori piccoli altari, di cui quello a sinistra viene utilizzato per adorare la Madonna di Fatima, molto amata dal popolo. Il 13 maggio di ogni anno si celebra il Festival della statua della Madonna di Fatima e la processione comincia proprio dalla chiesa di San Domenico.

Opere artistiche

La sacrestia della chiesa conserva quasi 300 pezzi di opere d’arte religiosa: oggetti in oro e argento utilizzati per la Messa, icone in legno, gesso o avorio, squisite pitture a tema biblico, modelli di stampa a colori, paramenti di seta utilizzati dai sacerdoti ecc. Presenti anche molti dipinti e statue, tra cui una bella statua di Gesù Cristo. Attraverso questi oggetti i visitatori possono conoscere la filogenesi del cattolicesimo in Asia.

Tra gli oggetti più pregiati, il dipinto denominato ‘San Agustin’, che vanta una storia lunga oltre 300 anni. Sopra alla sacrestia si trovano due campane di bronzo, le più antiche di Macao.

Informazioni e mappa

Nome: Chiesa di San Domenico

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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