Chichibu Yomatsuri

Il Festival di Chichibu Yomatsuri si svolge ogni anno il 2 e 3 dicembre a Chichibu, una zona montuosa nella parte occidentale della prefettura di Saitama, non lontano da Tokyo.

L’evento ha il suo fulcro nel santuario Chichibu, dedicato alle divinità Yagokoro-omoikane-no-Mikoto, Chichibuhiko-no-Mikoto e Ame-no-minaka-nushi-no-kami.  Il santuario si trova a circa 30 km fuori dalla capitale.  Anche se il festival si svolge nell’arco di due giorni, lo spettacolo principale si verifica il secondo giorno, quando un corteo di grandi carri sfilano per le strade, prima di trasformarsi in piccoli palchi dove si svolgono delle rappresentazioni teatrali. Tuttavia, il momento clou è la sera, quando i carri illuminati vengono trascinati su per una ripida salita verso il santuario al ritmo martellante dei tamburi.

Si tratta di uno dei più importanti eventi che interessano la zona della capitale. I grossi carri possono arrivare ad un peso di oltre 10 tonnellate e sono sontuosamente decorati con sculture, arazzi e lanterne.
Il festival ha una storia molto antica (oltre 2000 anni) e rappresenta inoltre uno dei tre più grandi festival del Giappone, insieme al Gion Matsuri di Kyoto e il Takayama Matsuri di Takayama.
Altro momento saliente è quello dei fuochi di artificio, uno spettacolo pirotecnico della durata di oltre due ore. Le strade si riempiono di bancarelle che vendono cibo tradizionale e bevande a base di riso (amazake).
Nel pomeriggio del 3 dicembre sei carri vengono messi in mostra nei loro rispettivi quartieri di appartenenza, per poi procedere alla sfilata, nelle prime ore della sera. Durante questa fase i carri si trasformano poi in piccoli palchi sui quali prendono vita delle commedie Kabuki. Il momento più emozionante del festival si svolge la sera, quando i carri, illuminati da tante lanterne, si arrampicano su un pendio ripido chiamato Dango-Zaka, incitati dal suono potente dei tamburi e flauti e dalle grida dei presenti.

Il momento più atteso di questo festival è la parata finale, che si tiene alla sera del 3 dicembre e  prevede una grande prova di forza per tutti i partecipanti: gli imponenti carri e i mikoshi vengono fatti sfilare su per la collina di Dangozaka fino a raggiungere la cima; nell’aria riecheggiano i suoni dei tamburi che danno vita ad un energico sottofondo musicale e le grida degli spettatori che, all’urlo di “Horyai!Horyai!”, incitano i portatori dei carri e dei mikoshi. La via verso la cima della collina è illuminata dalle centinaia di lanterne che decorano i carri: nel buio della notte l’atmosfera diventa davvero emozionante e suggestiva. Lo sforzo fisico richiesto ai partecipanti è davvero enorme, tanto che alcuni di loro possono anche subire infortuni o incidenti durante la sfilata.

Il festival si conclude con meravigliosi fuochi artificiali che lasciano gli spettatori con il naso all’insù per ben 2 ore, dalle 19 alle 22:30. Questo momento è davvero prezioso e irripetibile: solitamente i fuochi artificiali caratterizzano i festival estivi, perciò godere di un tale spettacolo in pieno inverno è davvero una cosa rara.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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